giovedì 28 novembre 2024
Inizia in questi giorni l’Avvento, un tempo di introspezione, di distacco e di cammino dentro la propria interiorità. Le parole di scrittori e di teologi disegnano lo spazio che apre all’ascolto
La copertina di "Gutenberg" n. 8, 29 novembre 2024

La copertina di "Gutenberg" n. 8, 29 novembre 2024 - -

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Inizia in questi giorni l’Avvento, un tempo di introspezione, di distacco e di cammino dentro la propria interiorità. È un tempo di attesa che dà valore al silenzio. Le parole di scrittori e di teologi ma anche luoghi, racconti e storie disegnano lo spazio che apre all’esperienza dell’ascolto verso l’altro che è in noi. A partire dalla parola che germoglia dal fluire della vita: come spiega Giovanni Cesare Pagazzi, non avvertiamo il tatto o il battito del cuore, ma nel silenzio del corpo c’è una traccia dell’eterno, della Rivelazione di Cristo.

Il premio Nobel per la Letteratura 2023 Jon Fosse, intervistato da Eugenio Giannetta, parla di arte e vita: «Non guardo la tv, non sento la radio, ascolto solo classica dal vivo. Scrivo per rifugiarmi in un mondo dal ritmo a sé». Come lo è l'orto del Redentore a Venezia, il giardino del convento cappuccino che apre al pubblico dopo un restauro filologico: un luogo di sostentamento e meditazione che nelle sue aiuole mescola fiori, erbe, ortaggi. Spirituale e sorprendentemente contemporaneo, come racconta Alessandro Beltrami.

Ma anche il silenzio ha la sua storia: è quella, narrata da Jérôme Seur nel suo nuovo libro e ricapitolata da Alessandro Zaccuri, del fascino del mondo naturale, tra suoni scoperti o perduti e lo spazio che li accoglie. E nella storia del silenzio c'è anche quello del Big Ben di Londra, rievocata dallo storico James G. Mansell: dal 1940 al 1960 la Bbc trasmise un minuto di silenzio preceduto dai rintocchi, monito contro la guerra.

La copertina di 'Gutenberg' n. 8, 29 novembre 2024

La copertina di "Gutenberg" n. 8, 29 novembre 2024 - -

Chiudono il monografico due riflessioni spirituali di Adrien Candiard e Jean de Saint-Cheron. Il domenicano riflette sul profeta Elia sull'Oreb, dove esperì il silenzio del Creatore, sempre sfuggente ai tentativi umani di manipolarlo, e imparò che dio non è un concetto; il saggista dell'Institut Catholique de Paris invita i critiani a distingersi dal rumore del mondo, per aprirsi alla realtà più alta manifestata dal silenzio.

Il primo dei "Percorsi" attraversa la Roma barocca assieme al poeta Giovan Battista Marino, protagonista di una mostra alla Galleria Borghese; spazio quindi al centenario di Giacomo Puccini, celebrato dalla mostra delle sue fotografie in corso a Bologna, dalle parole del direttore d'orchestra Toufic Maatouk, che a Torre del Lago ne dirige la Messa, e da quelle della cantante Antonella Ruggiero, che nel suo nuovo disco reinterpreta le arie pucciniane più celebri. Un ultimo affondo su Lucrezio, il poeta/filosofo che nel De rerum natura esortò l'uomo a liberarsi dalle sue paure: la nuova edizione del suo capolavoro e il saggio biografico che gli dedica Luciano Canfora.

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