venerdì 2 settembre 2022
La turbolenta star di Hollywood protagonista del film di Abel Ferrara conferma durante la prima alla Mostra del cinema la conversione al cattolicesimo durante le riprese
L'attore americano Shia LaBeouf in sala al Lido accanto ad Abel Ferrara alla prima de film "Padre Pio"

L'attore americano Shia LaBeouf in sala al Lido accanto ad Abel Ferrara alla prima de film "Padre Pio"

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«E’ vero, Padre Pio mi ha salvato la vita». Il protagonista del Padre Pio di Abel Ferrara, Shia LaBeouf, la star di Hollywood dal passato turbolento, dopo avere evitato red carpet e incontri stampa vari oggi è finalmente "apparso" al pubblico al Lido. Ed ha confermato la sua conversione al cattolicesimo durante la lavorazione del film (l’attore è ebreo) che aveva rivelato soltanto in una lunga intervista su Youtube al vescovo americano Robert Barron. L’occasione è stata la premiere mondiale del film in concorso per le Giornate degli Autori della 79ma Mostra del Cinema di Venezia, ed è stato accolto da quattro minuti di applausi. In sala diversi religiosi, il regista Abel Ferrara, il cast e lo stesso attore commosso dall’accoglienza dovuta soprattutto alla sua straordinaria interpretazione in un film peraltro dalla qualità altalenante. LaBeouf, fermo da due anni per una serie di guai giudiziari per accuse di violenza, ha risposto alle domande dei giornalisti e del pubblico. «Mi sento molto fortunato ad aver lavorato a questo film: questo film mi ha salvato la vita – ha detto LaBeouf –. Ma non sono entrato nel processo come un ragazzo di Dio, sicuramente non un cattolico. E questo film mi ha trovato in un momento in cui ero molto disponibile e aperto al processo».

L'’attore ha detto di avere studiato la messa in latino per il film e più celebrava la messa sul set, meno lo sentiva come un lavoro da attore e più come un regalo. Ha anche ringraziato i frati che hanno assistito alla prima. «Sono nella stanza ora e sono sempre nel mio cuorela mia tasca e mi hanno sostenuto tutto il tempo», ha detto LaBeouf, riferendosi ai religiosi ricordando di avere passato due mesi in un convento in California prima delle riprese. «Avevamo un cast incredibile che ha fatto la maggior parte del lavoro pesante: mi hanno lasciato lo spazio libero per pregare e sentire tutto ciò che Dio mi avrebbe dato».

«Questo è il minor lavoro che abbia mai fatto. Mi sono appena presentato e, voglio dire, sembra banale, ma è davvero come se mi fossi aperto e mi fossi permesso di fallire davanti a Lui tutto il tempo», ha aggiunto LaBeouf. «E la nostra troupe e tutti hanno tenuto un atteggiamento di riverenza e spazio affinché Dio si presentasse e ci sono momenti in cui Lui è davvero completamente infuso nel mio cuore mentre stavamo girando».

Quando gli è stato chiesto cosa avrebbe fatto dopo, LaBeouf ha detto che sarebbe tornato al suo hotel, da sua figlia di cinque mesi. «Il prossimo passo è probabilmente andare a casa e cercare di essere un marito migliore, un padre migliore, un uomo migliore e concentrarsi sulla mia famiglia», ha detto LaBeouf.
All’inizio di questa settimana è stato annunciato che LaBeouf si unirà a Megalopolis di Francis Ford Coppola, interpretato anche da Adam Driver, Forest Whitaker, Nathalie Emmanuel, Jon Voight e Laurence Fishburne.

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