È di Vermeer la "Ragazza con il cappello rosso" di Washington

Redazione Agorà

Una ricerca di laboratorio ha confermato l'autografia del dipinto, a lungo contestata. L'opera si aggiunge così alle sole 40 opere certe dell'autore della "Ragazza con l'orecchino di perla"

Jan Vermeer, "Ragazza con il cappello rosso", particolare. Washington, National Gallery of Art

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È davvero un Vermeer la Ragazza con il cappello rosso della National Gallery di Washington. La tela, in seguito a una lunga indagine dal museo statunitense, si è rivelata di mano dell'autore della Ragazza con l'orecchino di perla ed è databile al 1666-67.

L'attribuzione era già stata avanzata da tempo ma la paternità è stata a lungo contestata. Lo studio, di cui ha dato annuncio la rivista "Art Newspaper", assegna invece in modo definitivo l'opera al corpus estremamente esiguo di Jan Vermeer (1632-1675), del quale sono accertati a oggi solo una quarantina di dipinti a olio.
La ragazza con il cappello rosso è uno dei dipinti che sono stati analizzati dalla National Gallery in vista di una nuova mostra che si aprirà in autunno, intitolata "Vermeer's secrets", nella quale verranno presentate due opere della collezione del museo la cui autenticità è stata messa in dubbio, la Ragazza con il cappello rosso appunto e Ragazza con il flauto, e due che sono ormai acquisite come originali di Vermeer, ossia Donna che tiene una bilancia (1664 circa) e Una signora che scrive (1665 circa). Sono stati esaminati anche due falsi del XX secolo. Secondo Marjorie Wieseman, direttrice del dipartimento di dipinti del Nord Europa, la mostra mira a scoprire "cosa rende un Vermeer un Vermeer".

Le lunghe analisi sono state rese possibili durante la chiusura del museo imposta dal Covid-19. Durante le indagini scientifiche non invasive, i ricercatori hanno appurato che la Ragazza con il cappello rosso aveva una composizione diversa. In origine era il ritratto di un uomo, che Vermeer ha poi reimpostato come una ragazza.

È stato ipotizzato che anche la Ragazza con il flauto sia un dipinto originale di Vermeer. Fu scoperto nel 1906 e donato alla National Gallery of Art di Washington da Joseph Widener nel 1942. L'autenticità dell'opera è stata contestata dallo studioso di Vermeer Pieter Swillens nel 1950 e gli esperti successivi hanno abbracciato la sua posizione. Negli anni '90 il dipinto venne esposto come "attribuito a Vermeer". La conclusione sull'autenticità di questo dipinto verrà comunicata prima dell'inaugurazione della mostra, l'8 ottobre.

Tutti e quattro i dipinti saranno esposti al Rijksmuseum di Amsterdam per una irripetibile retrospettiva su Vermeer dopo la chiusura della mostra di Washington, l'8 gennaio 2023.

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