venerdì 13 gennaio 2017
Lo scrittore e regista aveva 89 anni. Dal suo romanzonel 1973 William Friedkin trasse il celebre film con Max von Sydow. I suoi libri e le sue storie nascono dalla sua profonda fede cattolica
Una scena de "L'esorcista"

Una scena de "L'esorcista"

COMMENTA E CONDIVIDI

È morto all’età di 89 anni lo scrittore statunitense William Peter Blatty, autore nel 1971 del romanzo L’esorcista, da cui egli stesso nel 1973 aveva tratto la sceneggiatura del film diretto da William Friedkin. È stato proprio il regista il primo a riferire su Twitter la morte di Blatty, avvenuta ieri in un ospedale di Bethesda, alle porte di Washington, ricordandolo come suo «caro amico e fratello».


Nato a New York da genitori libanesi giunti come profuthi negli Stati Uniti, dopo l'abbandono del padre era stato allevato dalla madre, profondamente cattolica (era nipote del vescovo Germanos Mouakad, fondatore della Società Missionaria di San Paolo in Libano) in condizioni di grande povertà. Studiò poi presso i gesuiti, laureandosi in letterature inglese alla Georgetown University. I temi della fede cattolica, sempre confessata in prima persona, saranno alla base dei suoi racconti. Dopo lavori di ogni genere decide di dedicarsi alla scrittura. Per sostenersi partecipa e vince 10mila dollari al quiz "You bet your life", condotto da Groucho Marx. Pubblica quindi una serie di romanzi, che riscuotono buon successo, e comincia a collaborare con il cinema, sceneggiando nel 1964 per Blake Edwards Uno sparo nel buio, il primo film con Peter Sellers nei panni dell'ispettore Cloiseau.


Nel 1971 pubblica L'esorcista, che resta in classifica per 57 settimane. La storia della ragazzina dodicenne posseduta dal demone Pazuzu e sottoposta a esorcismi da due padri gesuiti diviene film nel 1973 con William Friedkin. Lo stesso Blatty ne cura la sceneggiatura, che viene premiata con un Oscar. Nel 1978 ripubblica rielaborato uno dei suoi primi romanzi, Twinkle Twinkel "Killer" Kane, come La nona configurazione e ne cura la versione cinematografica anche come regista. Il film, una meditazione sull'esistenza di Dio ambientata un castello dai toni metafisici, è ben accolto dalla critica ma è un flop commerciale e vince il premio come migliore sceneggiatura al Golden Globe del 1981.

Nel 1983 scrive il romanzo Legion, da cui nel 1983 trae e dirige L'esorcista III. Blatty non aveva avuto nessun ruolo nel primo sequel. Tra i suoi ultimi romanzi sono stati Elsewhere (2009) una storia di fantasmi, e il thriller Dimiter (2010).


© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: