domenica 22 gennaio 2023
Il ricordo di "Una storia italiana tra fascismo antisemitismo e deportazione", come l'ha definita nel suo libro Livio Zerbinati
Lucia De Benedetti

Lucia De Benedetti - archivio

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Lunedì a Milano sono state presentate le pietre d’inciampo dedicate a Leo Giro e Lucia De Benedetti, che saranno posate nei prossimi mesi. La loro vicenda, ancora poco nota, è stata presentata da Livio Zerbinati nel suo libro Leo e Lucia. Una storia italiana tra fascismo antisemitismo e deportazione, con prefazione di Luigi Ganapini e nota di Aberto Mattioli (Cierre 2006): il 1° novembre 1944 la polizia tedesca irruppe nello studio dell’avvocato Leo Giro a Milano, che ospitava i coniugi Lamberto Malatesta (valente chimico nel dopoguerra) e Lucia De Benedetti; l’avvocato Giro e Lucia De Benedetti furono arrestati e tradotti a San Vittore, nel braccio controllato dai tedeschi. Iniziò per i due – e le rispettive famiglie – l’odissea tragica, comune a milioni di persone incappate nell’ingranaggio dello sterminio antisemita nazista. Il libro contestualizza le vicende di questi gruppi famigliari, descrivendo il loro inserimento nella capitale lombarda, l’economia, la scuola, la vita social. In tale contesto milanese queste famiglie furono come tante altre allineate senza riserve alle scelte del regime, fino alla tragedia delle leggi razziali e della guerra. «Una storia di persone e di Milano - rileva Mattioli -, nell’Italia dalla Grande Guerra al 1945. Speranze, illusioni e certezze sono bruciate dalla follia militarista e razzista del regime fascista che trova nell’alleato nazista, prima il complice e poi il padrone del suo destino, fino alla tragedia finale della Shoah quale prodotto dell’antisemitismo e del culto del superuomo che accomunava i due regimi. La ricerca di Zerbinati ha cercato di sottrarre dall’oblio le vicende di queste famiglie appartenenti alla classe media delle professioni e degli affari, impreparate di fronte a tragedie che fino a ieri sembravano essere loro estranee e da cui invece sono drammaticamente travolte».

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