mercoledì 5 giugno 2019
Il leader del gruppo Marco Pedretti: «Ho scritto il brano "San Diego" per mio figlio di tre mesi. Non ho la minima idea di come si fa il padre, ma gli prometto di stargli vicino».
I Finley tornano: «Cantiamo la bellezza della paternità»
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Un rock solare sulle spiagge della California, tra bagnini, surf e belle ragazze con finale a sorpresa: l’arrivo di un tenero bebé. È questo il modo con cui Pedro, alias Marco Pedretti, leader dei Finley, 34 anni, ha deciso di festeggiare la nascita del suo primogenito, Diego, nato tre mesi fa, cui dedica una godibilissima canzone per l’estate San Diego. «Ho coronato un sogno / sei tu la mia California / e quanto tira forte il vento / sei tu la mia bussola / Un’oasi nel deserto / sei tu la mia città» canta Pedro. Il piccolo appare abbracciato al papà che lo solleva dalla culla proprio alla fine del video, sulle note del brano versione ninna nanna. E si svela, quindi, a chi erano dedicate quelle parole d’amore. «Proprio durante un viaggio a San Diego, mia moglie Elisa ed io abbiamo scoperto di aspettare il nostro bimbo – ci racconta Pedro –. La canzone è nata di getto di notte, durante le lunghe ore del travaglio. Vivo ancora in una bolla di felicità». A tutti i suoi coetanei Pedro, che ha sposato tre anni fa Elisa dopo undici anni di fidanzamento («sono un fedele, stessa ragazza, stessa band» aggiunge sorridendo lui che ha fatto battere il cuore a migliaia di ragazzine quando aveva 20 anni) lancia un appello: «Essere padre è un’esperienza entusiasmante. Non ho la minima idea di come si fa, ma prometto a mio figlio che insieme ci divertiremo un mondo». E, novità dell'ultimo minuto, anche il chitarrista Carmine Ruggiero detto Ka sta per diventare padre proprio in queste ore, tanto da avere annunciato l'annullamento dei concerti dei Finley previsti il 7 luglio a Bovolone (Vr) e Albiolo (Co). «Vi comunichiamo con grande dispiacere che i nostri concerti di questo weekend sono annullati - scrive Ka scusandosi con organizzatori e fans - I motivi sono di natura personale legati ad una lieta notizia che riguarda in prima persona me. Una nuova vita sta per arrivare, è un momento importante per me e la mia famiglia, un momento bellissimo e imprevedibile. So che capirete».

Insomma, i quattro ragazzi di Legnano (Mi) sono cresciuti. Pedro (voce), Ka (chitarra), Dani (batteria) e Ivan (basso), si sono conosciuti tra i banchi di scuola, sono stati scoperti da Claudio Cecchetto e hanno debuttato nel 2006 con il singolo e omonimo album Tutto è possibile (Emi), raggiungendo il successo. Da sempre, però, c'era il desiderio di scrollarsi di dosso una certa immagine adolescenziale per puntare su un energico pop-rock stile Blink 182 che li vede andare forte soprattutto dal vivo. La loro carriera è riassunta all’interno del disco live We Are Finley (Gruppo Randa) che contiene l’inedito San Diego. «Siamo riusciti a racchiudere all’interno di questo disco tutta l’energia di un nostro concerto» spiega Pedro che aggiunge quanto l’amicizia e continuare a suonare dal vivo abbia sostenuto la band anche nei momenti più difficili, anche quando i riflettori delle telecamere e gli interessi della grande discografia andavano da altre parti. «Ora che ci produciamo da indipendenti, nonostante le difficoltà, ci sentiamo più liberi – prosegue –. Anche di affrontare tematiche più personali». Ora è il momento della ripartenza nell’attesa di un nuovo album di inediti. Da un paio d’anni i Finley si sono scoperti brillanti speaker radiofonici: attualmente hanno un programma, I trafficanti di R101 che tutti i giorni va in onda su R101 dalle 17 alle 20 che accompagna il rientro a casa in auto di tanti autisti con ospiti, musica dal vivo, ironia e notizie sul traffico. Ed ora è in corso il tour estivo che il 27 luglio sarà anche a Roma.

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