Fa discutere in Olanda l'omissione di Maometto dall'Inferno di Dante

Una versione della prima cantica destinata ai ragazzi evita di riprodurre il nome del Profeta dell'islam
March 23, 2021
Fa discutere in Olanda l'omissione di Maometto dall'Inferno di Dante
WikiCommons | Sandro Botticelli, "Disegni per la Divina Commedia - La voragine infernale" (Biblioteca Apostolica Vaticana)
Nella nuova versione olandese dell’Inferno dantesco, pubblicata di recente da Blossom Books e destinata ai lettori più giovani, è stato omesso il nome di Maometto, che Dante, com’è noto, elenca tra i dannati di Malebolge. La traduttrice Lies Lavrijsen ha preferito ricorrere a questa soluzione per evitare che l’episodio risultasse «inutilmente offensivo per un pubblico di lettori che è una parte così ampia della società olandese e fiamminga», secondo quanto dichiarato da Myrthe Spiteri, amministratrice delegata della casa editrice. Nei Paesi Bassi la presenza musulmana equivale al 5% della popolazione, a fronte del 30% di cristiani di denominazioni differenti (i cattolici rappresentano il 24%; la Chiesa protestante, nella quale confluiscono luterani e calvinisti, si assesta attorno al 6%).
La sorte ultraterrena di Maometto, descritta nel canto XXVIII, rappresenta un elemento testuale particolarmente delicato, sia per la destinazione infernale del Profeta – che, in quanto scismatico, risulta in qualche modo assimilato al cristianesimo – sia per le mutilazioni infertegli per punizione, in quello che per l’islam è un intollerabile oltraggio all’integrità del corpo. La posizione di Dante nei confronti della cultura arabo-musulmana è molto complessa e comporta una fitta serie di scambi, come ha documentato fin dal 1919 lo studioso e sacerdote spagnolo Miguel Asín y Palacios nel classico L’escatologia musulmana nella “Divina Commedia”.

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