martedì 4 luglio 2017
Si chiude il caso del più giovane e strapagato calciatore. Il Milan lo blinda per sei milioni a stagione per cinque anni. Stressato, Gigio corre a Ibiza anziché dare l'esame di maturità a ragioneria
Donnarumma, l'immaturità del portiere milionario
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Ibiza, subito. Troppo lo stress dell’ultimo mese. In vacanza, dunque, altro che maturità. Gli esami non cominciano mai, avrebbe detto Eduardo se non avesse sentenziato il contrario. Di sicuro non cominceranno quelli di Gigio Donnarumma. Lo aspettavano sul banco di scuola a Vigevano, ma il Maestro raccontato da Lucio Mastronardi non c’entra. Il suo Antonio Mombelli insegnava tra l’altro alle elementari e qui di elementare c’è solo il fatto che uno che sta per firmare un contratto con il Milan da sei milioni di euro a stagione per cinque anni (con una clausola rescissoria da 100 milioni di euro, dimezzata in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions), non ha alcun bisogno di prendersi il diploma da privatista in ragioneria, visto che i conti gli tornano a prescindere.

Affari di famiglia, andati a buon fine per tutti, stando alla mega offerta del Milan a Donnarumma che dovrebbe definitivamente chiudere il caso scottante dell’estate pallonara. Nella più avvincente delle telenovelas, quasi come se il copione fosse già stato scritto da tempo e ben recitato da tutti i protagonisti. Dal procuratore meno amato d’Italia, Mino Raiola, dalla dirigenza rossonera e dallo stesso “clan” Donnarumma, che alla fine dovrebbe spuntare un ingaggio al Milan anche per il fratellone di Gigio, Antonio, di nove anni più vecchio.

Affari di famiglia, si diceva. E affari di cuore, certamente. È questo a comandare sempre, soprattutto nel calcio di oggi. Pur di sistemare anche il fratellone, il neo-maggiorenne Gigio ha persino rinunciato ai 13 milioni a stagione che il Paris Saint-Germain gli aveva offerto. L’arte di accontentarsi, per attaccamento alla famiglia, soprattutto a quella rossonera. Non se la prendano i protagonisti di questa “sceneggiata stabiese” (Castellammare non dista granché da Napoli) se si ironizza un po’. L’importante è che, alla fine, anche i tifosi vivano felici e contenti, credendo di essere stati loro (con l’insurrezione epistolare di venti giorni fa) a infliggere la prima sconfitta al nemico Raiola, il “cattivo maestro” del portierone eroe. E pazienza se per l’inizio del campionato non sarà ancora “maturo”. People from Ibiza.

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