giovedì 9 agosto 2012
Gli azzurri della pallavolo battono 3-0 i campioni in carica Il ct Berruto: «Ai miei figli ho promesso la medaglia». Nella pallanuoto impresa anche del Settebello che sconfigge l’Ungheria 11-9. L'allenatore Campagna: «Ho ottime sensazioni».
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Con la forza della disperazione l’Italia “meticcia” del volley maschile ritrova se stessa e infila la quinta semifinale olimpica consecutiva. Battendo clamorosamente 3-0 i favoritissimi statunitensi, oro a Pechino, gli azzurri, dati per spacciati dopo il pessimo girone eliminatorio, si giocano domani la finale con il Brasile. Possono diventare la sorpresa più grossa dei Giochi. Ieri in campo all’Earls Court - finora sempre esaurito nonostante il volley per gli inglesi sia un perfetto sconosciuto - tutto è girato alla perfezione, dalla difesa, all’attacco, alla battuta. Eroi della gara lo spietato martello Zaytsev e l’altissimo palleggiatore Travica, fin qui molto discusso. Ma tutta la squadra - dal capitano Savani al veterano Mastrangelo - ha giocato unita la partita perfetta.«Abbiamo letto critiche che ci hanno fatto male – ha detto il ct “filosofo” azzurro Mauro Berruto – e abbiamo trovato dentro di noi la forza. Ai ragazzi avevo detto che ci sono momenti nella vita, come nello sport, in cui hai una sola possibilità: essere forte. E noi lo siamo stati. Ora conosciamo meglio noi stessi, sono orgoglioso della mia squadra. Giochiamo per le medaglie, l’ho promesso ai miei figli».La spedizione a Londra dei nostri giochi di squadra è appesa a un filo, perché il bilancio finora è fallimentare. In colpevole assenza del calcio e del basket, i due sport più praticati con la palla nel Belpaese, si puntava quantomeno a una medaglia nella pallanuoto femminile e su una doppia semifinale maschile e femminile nella pallavolo per arrivare al sei in pagella. Ma le donne della rete, dopo aver alimentato le attese con una squadra vincente (sono campionesse del mondo), esperta e solida, sono misteriosamente crollate martedì sera nei quarti: tre a uno con le coreane. Le asiatiche schieravano la rivelazione Kim Yeon Koung, alta 1,91, fenomeno capace di difendere e attaccare ovunque, ma è la terza volta di seguito che manchiamo la zona medaglia con questo gruppo. Che ora perde l’allenatore Barbolini, prossimo tecnico nella neo ricca piazza di Istanbul, mentre le giocatrici più rappresentative lo seguiranno o lo stanno già aspettando.Brutto colpo per un movimento in crescita. Insomma, mentre la crisi ha già ridotto a 12 le squadre del massimo torneo maschile, che ha perso Roma e Treviso, le ultime due grandi piazze rimaste, i campioni e i guru della panchina, che una volta lo rendevano il campionato più bello del globo, stanno migrando tutti a est, dalla Polonia alla Siberia, attratti dai lauti ingaggi. Fuori anche le due coppie maschile e femminile del beach volley, sport sì spettacolare, ma che ha seguito le tendenze depressive di questa estate sulle spiagge della Penisola. Misteriose le cause dell’harakiri dei due uomini Lupo e Niccolai, che hanno perso ai quarti con gli olandesi dopo aver battuto gli statunitensi, oro a Pechino.Fatali, invece, alle ragazze, Menegatti e Circolari, due vecchie tigri Usa decise e vincere la terza Olimpiade di seguito. Crisi nera anche per le azzurre della pallanuoto, letteralmente affondate nelle vasche londinesi. Ora aspettiamo la generazione “Balotelli del volley”. Dopo averci fatto vedere come ci si rialza da terra, speriamo ci aiuti a capire come si vince anche in tempi di austerità. (Paolo Lambruschi)E IL SETTEBELLO STENDE L'UNGHERIA
Era la serata della verità. Il Settebello c’è, batte gli ungheresi, i campioni olimpici da Sydney a qui, per 11 a 9 e si appresta a un’altra semifinale di fuoco con la Serbia. Un gradino più in alto di tutti Pietro Figlioli e Maurizio Felugo, che con grande intelligenza hanno, sin dal primo centro, capito che il mediocre portiere Scezsi si poteva superare solo con tiri da fuori. Contro gli ungheresi di Kemeny, tutti i ragazzi di Alessandro Campagna hanno giocato 4 tempi da incorniciare. Dopo i primi 8 minuti, finiti sul 2-2, gli azzurri, trascinati dai gol di Felugo, Presciutti e Figlioli, hanno concluso la seconda frazione in vantaggio per 5 a 4. Nel terzo tempo l’Italia allunga e chiude sull’8-5. L’ultimo tempo è per uomini forti. Il Settebello è sempre in vantaggio, ma a pochi secondi dal termine gli ungheresi si avvicinano (10 a 9). Allo scadere è l’ottimo Presciutti a segnare se non la rete più bella, quella che regala al Settebello la possibilità di arrivare a scrivere il suo nome nella storia delle Olimpiadi.Alessandro Campagna, a fine gara, elogia i suoi ragazzi: «Li abbiamo messi sotto, sia dal punto di vista mentale che fisico e tattico. Siamo quasi sempre arrivati in rete con pazienza, sfruttando abilmente i 30 secondi».Montagna si dice sicuro di aver ritrovato il vero Settebello. «Ho rivisto il gruppo, la voglia di vincere che aveva caratterizzato questa squadra ai campionati del mondo vinti a Shangai. Lo avevo previsto che questo 8 agosto sarebbe stato il nostro spartiacque».Per un Settebello che esulta, c’è un Setterosa che si lecca le ferite: una debacle incredibile. Le ragazze di Fabio Conti non solo hanno fallito l’obiettivo medaglie, ma nel torneo di consolazione per il quinto posto sono state annichilite dalla Cina. Una brutta pagina per le campionesse d’Europa in carica, una serie di sconfitte da archiviare subito. Bisogna pensare al futuro, voltare pagina. Per molte azzurre questa era la prima Olimpiade e, probabilmente, hanno sentito il peso dell’appuntamento, ma ciò non giustifica la disputa di un torneo di qualificazione al di sotto di ogni aspettativa. Lo si è visto anche con la Cina, il Setterosa era incredibilmente in bambola, senza testa, rigide in vasca. (Pierfranco Redaelli)
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