mercoledì 8 aprile 2020
L'attore bergamasco, colpito dal Coronavirus, appena uscito dalla terapia intensiva racconta sui social ai bambini i nuovi eroi
 L’idolo dei bambini Oreste Castagna

 L’idolo dei bambini Oreste Castagna

COMMENTA E CONDIVIDI

«Forza Gipo, guarisci!». Sono decine e decine i bambini che stanno scrivendo messaggi di incoraggiamento e mandando disegni al loro amico Gipo Scribantino, il giornalista del Fantabosco di Rai Yo Yo, che si è ammalato anche lui di Coronavirus, ma che, per fortuna, sta guarendo. «Sono sommerso dai disegni con Gipo che prende a calci il virus, arcobaleni, soli sorridenti e tanti video» ci racconta commosso dal centro ospedaliero di Gazzana, in provincia di Bergamo, l’attore Oreste Castagna, idolo dei bambini dai tempi in cui dava la voce all’uccellino Dodò nell’Albero Azzurro sino al più recente Bumbi oltre che regista e interprete teatrale.

Castagna abita nel centro di Bergamo con la moglie Benedetta, originaria della Nigeria, e i due figlioletti della coppia Francesco e Chiara, un’altra figlia e un figlioccio. Giorni di paura, chiusi in casa in una città fantasma, ferita da sirene e lutti. «Circa tre settimane fa sono finito all’improvviso in terapia intensiva all’Ospedale papa Giovanni di Bergamo attaccato a un respiratore – racconta Castagna ancora scosso, ma felice di avere superato il peggio –. Avevo avuto una strana febbriciattola da una settimana e ho sentito un leggero affanno. Mi sono addormentato e quando ho riaperto gli occhi avevo davanti a me il personale sanitario del 112 tutto bardato che mi stava trasportando via da casa in ambulanza». Per l’attore questa è stata l’avventura della vita. «Mi sono ritrovato in una bolgia organizzata: i nostri ospedali sono delle eccellenze e questi medici e infermieri sono dei miti, sono toccati da Dio – ci racconta pieno di riconoscenza –. Sotto il casco ad ossigeno mi è sembrato di essere dentro una lavatrice per tre giorni. Per fortuna ho reagito bene, sono seguite due settimane in reparto ed ora starò 20 giorni in una struttura a Gazzaniga lo svezzamento all’ossigeno».

Tanta la voglia di riabbracciare la sua famiglia, dove tutti stanno bene, ma sarà ancora lunga. Ma intanto Oreste Castagna ha deciso di riprendere i contatti su Facebook coi tanti piccoli fans, anche per raccontare delle favole vere. «Da oggi inauguro Storie dall’ospedale, raccontando le storie degli angeli che ho trovato qui – ci spiega –. Racconterò la cocciutaggine dei bergamaschi, la storia Marco il mago del casco che salva tante vite o quella di Elisa, un’infermiera piccolina ma che mette in riga tutti». Oreste si è affidato anche a Dio in questi giorni: «Ho sempre avuto ben chiaro di chi fidarmi e io identifico la fede con le mani di queste persone, che sono pilotate da Dio». Tutti spunti per un lavoro teatrale che Castagna ha già in mente. «Sto pensando a una storia dove degli angeli entrano in alcune persone che toccando fanno bene agli altri. Ora è il momento di ricominciare a pensare e respirare. E voi bambini continuate a mandarmi disegni alla mail lestoriedioreste@gmail.com. Vi voglio bene».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI