giovedì 29 febbraio 2024
Esce oggi "Pianeta di Miller", 11 brani in cui il rapper racconta le nostre paure e come affrontarle insieme. Duetti con Sangiovanni e Clara. Da novembre tour nei palazzetti
Mr. Rain  pubblica il nuovo album "Pianeta di Miller"

Mr. Rain pubblica il nuovo album "Pianeta di Miller"

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Spenti i riflettori sul Festival di Sanremo, Mr. Rain può ora dedicarsi finalmente al pubblico che lo ha conosciuto con l’inno Supereori prima e con la delicatezza di Due altalene ora, dedicando un album che esce oggi e preparando il tour che lo vedrà nei palazzetti a novembre (il via il 9 novembre da Ancona) preceduto dagli incontri nei negozi di dischi a partire da oggi in Mondadori a Milano. Il nuovo album di inediti di Mr. Rain dal titolo Pianeta di Miller (Warner Music Italy), il quinto della sua carriera, arriva a distanza di quasi due anni da “Fragile”.

L’artista, al secolo Mattia Balardi, con all’attivo 18 dischi di platino e 6 dischi d’oro, due volte in concerto in Vaticano, oggi si presenta con un album molto personale, scritto e interamente prodotto da lui. Il rapper bresciano Mattia Belardi, che scrive solo quando piove, propone in undici brani un ragionamento sul tempo, sulle nostre paure e su come affrontarle insieme, con una varietà musicale nuova. «E’ il mio progetto più suonato, gli strumenti sono quasi tutti dal vivo. Alcune parti le ho suonate io stesso al pianoforte, era importante per me che arrivasse il calore della musica che mi porterò anche nei live» ci racconta.

I riferimenti del titolo arrivano dritti dal film Interstellar di Christopher Nolan (»il mio film preferito» rivela) dove il Pianeta di Miller è un pianeta formato solo da acqua e non a caso in 23 anni, 4 mesi, 8 giorni la voce di Francesco Prando, doppiatore di Matthew McConaughey nel film, accompagna il racconto del concept del disco: «Percepisco il tempo con un ritmo diverso, rallentato, in un mondo che va troppo veloce per me – aggiunge Mr.Rain -. Ma il tempo non può essere controllato, si può solo scegliere come viverlo per riuscire a godersi ogni istante. Cosa che sto provando a fare. Sono cresciuto tanto in questi 5 anni».

Mr. Rain non ha avuto paura di raccontare la sua depressione e come è riuscito ad uscirne ed è pronto a tendere una mano all’amico Sangiovanni, che duetta con lui nella hit radiofonica La fine del mondo. «Prima anche io ero chiuso in me stesso e avevo paura di non prendere in mano la mia vita – racconta -. Conosco Sangiovanni perché abbiamo girato in tour insieme un anno, è un ragazzo che mi assomiglia molto, ci capiamo. Credo che abbia fatto bene a prendersi una pausa per pensare a stare bene, l’ho fatto pure io nel 2019. In un mondo che corre così veloce lui ha avuto il coraggio di mostrare la sua sofferenza. Io sono qui per dargli una mano». Per il cantante anche i concerti saranno un «momento di condivisione» dove i cori non mancheranno come su Figli della notte che mostra come in tutte le canzoni dell’album la luce in fondo al tunnel o la romantica Un milione di notti in duetto con Clara. «Cerco sempre un raggio di luce» racconta Mr.Rain che anche nell’intima Paura del buio racconta di sé bambino e nella ritmata Immortali invita ad unirsi e ad aprirsi con gli altri per superare le difficoltà.

Un disco che conferma la capacità di Mr. Rain di parlare a tutte le generazioni: «Io mi sento responsabile, anche nei confronti delle mie sorelle che oggi hanno 18 e 19 anni. Sono stato un ragazzino influenzabile che emulava i suoi miti come Eminem, ho commesso errori che non erano i miei, come cadere nelle dipendenze. Ed oggi che sono cambiato so che anche io posso influenzare qualcuno e quindi cerco di non dare il cattivo esempio e di usare un linguaggio adeguato».

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