martedì 16 marzo 2021
Allo studio francese, particolarmente attivo nell'edilizia popolare, il Nobel dell'architettura: «Uno spazio più generoso non è un lusso è estremamente importante per la vita di tutti i giorni»
La riconversione del complesso di 530 abitazioni nel quartiere Grand Parc a Bordeaux a opera di Anne Lacaton & Jean Philippe Vassal: a sinistra il prima, a destra il dopo

La riconversione del complesso di 530 abitazioni nel quartiere Grand Parc a Bordeaux a opera di Anne Lacaton & Jean Philippe Vassal: a sinistra il prima, a destra il dopo - Lacaton & Vassal / Philippe Ruault

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Il Pritzker Prize 2021, il "Nobel" per l'architettura, è stato assegnato agli architetti francesi Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal per un'opera che ha dato "la priorità all'arricchimento della vita umana",specialmente nel contesto dell'edilizia popolare. Tra i vincitori del Pritzker sono annoverate numerose archistar, da Richard Meier a Kenzo Tange, da Oscar Niemeyer a Aldo Rossi, da Frank Gehry a Renzo Piano ad Arata Isozaki, ma quest'anno (come in poche altre occasioni) la scelta devia dai binari più consueti e premia una delle ricerche più interessanti ma meno vistose degli ultimi anni.

Classe 1955 e 1954, Lacaton e Vassal, si conoscono dalla fine degl ianni Settanta quando erano entrambi studenti dell'École Nationale Supérieure d'Architecture et de Paysage di Bordeaux. Il loro sodalizio si è consolidato nel 1987 con l'apertura dello studio Lacaton&Vassal, oggi attivo a Parigi, e si concentra sulla creazione di edifici più vivibili che si collegano alla natura anche negli ambienti urbani più densi.

“Attraverso la loro progettazione di alloggi privati ​​e sociali, istituzioni culturali e accademiche, spazi pubblici e urbani, - afferma la giuria del premio - Lacaton e Vassal riesaminano la sostenibilità nel loro rispetto per le strutture preesistenti, concependo progetti facendo prima un inventario di ciò che già esiste. Dando la priorità all'arricchimento della vita umana, i loro progetti sono in grado di avvantaggiare l'individuo socialmente,ecologicamente ed economicamente, aiutando l'evoluzione di una città".

In una dichiarazione, i due premiati hanno spiegato come la pandemia globale abbia rafforzato la loro visione secondo cui le persone "meritano uno spazio aperto e una connessione con la natura,anche quando vivono in progetti di edilizia abitativa in città densamente popolate. Questa crisi ha reso chiaramente visibile che lo spazio vitale è estremamente importante".

Lacaton e Vassal si sono concentrati a lungo sulla teoria che "uno spazio più generoso è estremamente importante per la vita di tutti i giorni. Ci siamo impegnati per sviluppare sempre più spazio rispetto allo standard richiesto. Quindi per noi questa è una conferma che la generosità dello spazio è estremamente importante e non è collegata a quanti soldi si ha".

Dopo la laurea a Bordeaux Vassal e Lacaton si sono trasferiti in Africa per lavorare nella pianificazione urbana in Niger,un'esperienza che hanno definito "una seconda scuola di architettura". In Niger i due architetti hanno costruito il loro primo progetto comune, una capanna di paglia realizzata con legno di provenienza locale.

Come studio hanno dedicato le loro energie all'edilizia residenziale pubblica e privata, nonché a musei e altre istituzioni culturali e accademiche. "L'architettura della coppia di vincitori riflette la loro difesa della giustizia sociale e della sostenibilità", hanno detto i giurati del Pritzker Prize, sottolineando l'uso da parte degli architetti di "materiali economici ed ecologici".

In uno dei loro principali progetti, Lacaton e Vassal a Bordeaux nel 2011 hanno trasformato un progetto di edilizia abitativa urbana di 17 piani costruito negli anni '60: hanno rimosso la facciata in cemento e aumentato lo spazio per i residenti, aggiungendo terrazze e ampie finestre con una vista completa della città. Hanno inoltre trasformato il Palais de Tokyo a Parigi nel 2012, aumentando lo spazio di 20.000 metri quadrati, in parte creando nuovi spazi sotterranei. Nel 2009 hanno realizzato l’École d’architecture di Nantes.
"Il nostro lavoro consiste nel risolvere vincoli e problemi e trovare spazi che possano creare usi, emozioni e sentimenti", ha detto Vassal in una dichiarazione. "Alla fine di questo processo e di tutto questo sforzo, devono esserci leggerezza e semplicità, quando tutto ciò che è stato prima era così complesso".

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