martedì 5 ottobre 2021
Liscio e di pietra calcarea, il gabinetto privato dotato di fossa settica è stato trovato negli scavi di una villa nella Città vecchia: era un bene raro e di estremo lusso
L'archeologo Yaakov Billig della Israel Antiquities Authority con il gabinetto di 2.700 anni fa ritrovato a Gerusalemme

L'archeologo Yaakov Billig della Israel Antiquities Authority con il gabinetto di 2.700 anni fa ritrovato a Gerusalemme - Yoli Schwartz/IAA

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Un "water" di 2.700 anni fa: è la scoperta insolita effettuata dagli archeologi a Gerusalemme. Insolita e straordinaria per davvero, perché un gabinetto privato all'epoca era un lusso estremamente raro nella Città santa.
Liscio, di pietra calcarea, il gabinetto (un piano con al centro un foro per le deiezioni) è stato rinvenuto in un abitacolo rettangolare che faceva parte di una grande villa affacciata sulla attuale Città Vecchia di Gerusalemme. L'autorità israeliana per le antichità ha fatto sapere che era progettato per una seduta comoda e con una profonda fossa biologica scavata al di sotto.
Il direttore degli scavi, Yaakov Billig, ha ribadito la rarità della scoperta: «Solo i ricchi potevano permettersi i bagni» e ha ricordato come un famoso rabbino una volta ha suggerito che essere ricchi significa «avere un bagno accanto al tavolo».

L'autorità israeliana per le antichità sottolinea che le ossa di animali e le ceramiche trovati nella fossa biologica potrebbero fare luce sullo stile di vita e sulla dieta delle persone che vivevano in quel periodo, come pure sulle malattie antiche. A ulteriore riprova che chi viveva in questa residenza fosse facoltoso, gli archeologi hanno trovato capitelli e colonne risalenti allo stesso periodo e hanno riferito che ci sono prove che vicino ci fosse un giardino con frutteti e piante acquatiche.


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