sabato 12 marzo 2022
Morto a Roma lo sceneggiatore di "Coralba", "Dov'è Anna" e "Ho incontrato un'ombra", le mini-serie che negli anni '70 "inchiodavano" ogni sera 20 milioni di italiani davanti al televisore
Lo sceneggiatore e regista Biagio Proietti, scomparso oggi a Roma

Lo sceneggiatore e regista Biagio Proietti, scomparso oggi a Roma - g.c. Mario Gerosa

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La televisione degli anni ’70 è stata segnata dal genio e dall’inventiva di Biagio Proietti, autore di gialli e thriller che, in onda sull’allora Programma nazionale della Rai, hanno fatto epoca: si tratta soprattutto di serie tv come Coralba, Ho incontro un’ombra, Dov’è Anna (con l'indimenticabile colonna sonora di Stelvio Cipriani) che "incollavano" davanti all’apparecchio ogni sera fino a 20 milioni di telespettatori. Lo sceneggiatore, regista e scrittore romano è scomparso stamattina (sabato 12 marzo) all’età di 82 anni nella sua casa di via Caulonia a Roma dopo una lunga malattia.

​Ma la sua mano di raccontatore di storie “da brivido” ha inciso in modo determinante anche al successo di sceneggiati tv ispirati a classici della letteratura di genere, come Un certo Harry Brent, Come un uragano e Lungo il fiume e sull’acqua, la trilogia del giallista britannico Francis Durbridge, che contribuirono a rendere popolari attori come Alberto Lupo, Mita Medici e Corrado Pani. «Biagio prendeva spunto dai romanzi di Durbridge ma per il resto ci metteva il suo estro e la sua intelligenza per rendere l’adattamento televisivo efficace anche nei minimi dettagli e godibile al pubblico italiano di quegli anni: era un grande perfezionista» racconta ad Avvenire il giornalista e scrittore Mario Gerosa curatore della biografia Biagio Proietti. Un visionario felice (Ed. Il Foglio Letterario, 2018).

Proietti firmò, in quel periodo d'oro della televisione italiana, anche gli script di tre episodi della serie Philo Vance, dai romanzi polizieschi di S.S. Van Dine, con Giorgio Albertazzi nei panni del sofisticato ed elegante detective della New York anni Trenta. Da ricordare ancora le sue sceneggiature tv di Madame Bovary (1978) e dei Racconti fantastici di Edgar Allan Poe (1979). «E di Poe, l’inventore del poliziesco letterario, Biagio era un appassionato lettore – ricorda Gerosa –, ma gli piaceva anche cucinare (da “romano de Roma” la sua specialità erano gli spaghetti cacio e pepe), era un collezionista di penne biro (quelle con la stampigliatura degli hotel o delle aziende, che si faceva regalare dagli amici) e un amante dell’arte e dei viaggi in Africa, ma io lo ricordo soprattutto per le sue grandi doti umane».

Biagio Proietti, marito della compianta Diana Crispo, autrice e sceneggiatrice, ha lavorato anche per il cinema: da ricordare il film La morte risale a ieri sera, di Duccio Tessari, da un romanzo di Giorgio Scerbanenco e l’horror Black Cat di Lucio Fulci. Come regista ha realizzato 5 film per il grande schermo e 8 per la televisione, ma ha scritto anche copioni per trasmissioni radiofoniche e per il teatro, tra cui il noir Delitto per delitto, dal romanzo di Patricia Highsmith. Se n'è andato un grande della cultura italiana, forse troppo spesso dimenticato. I funerali di Biagio Proietti si svolgeranno lunedì alle ore 15 nella parrocchia di Santa Caterina da Siena, a Roma.

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