Il 21 novembre Gutenberg è “Alla moda”

È possibile unire, ellenicamente, il bello e il bene anche nel mondo dell’effimero per antonomasia?
November 20, 2025
Il 21 novembre Gutenberg è “Alla moda”
La copertina di Gutenberg n. 50, 21 novembre 2025
È possibile unire, ellenicamente, il bello e il bene anche nel mondo dell’effimero per antonomasia? La ricerca, non solo artistica ma anche teologica ed economica, sembra indicare che la possibilità esiste. Dal sostegno ai grandi musei all’inclusione delle disabilità, il vento sembra essere cambiato anche sulle passerelle: il 21 novembre Gutenberg è “Alla moda” e si apre con la riflessione di Alberto Fabio Ambrosio che si interroga sul rapporto tra Chiesa e moda, ambiguo ma possibile a partire da una ricerca etica. Aldo Premoli analizza come l’impero del fashion abbia cambiato la cultura, con le holding del lusso che da sponsor sono divenute produttrici in proprio di mostre grazie a fondazioni a volte perfino più forti dei grandi musei; la monografia è accompagnata dalle fotografie di Rodney Smith, protagonista della mostra a Palazzo Roverella di Rovigo raccontata da Alessandro Beltrami, che ha utilizzato i codici della moda per costruire immagini oniriche e ironiche che si confrontano con il tempo e la metafisica. Un'altra mostra, allestita a Mamiano di Traversetolo e recensita da Giancarlo Papi, esplora la storia dell’alleanza tra moda e comunicazione, una vera e propria industria culturale; Eugenio Giannetta infinte mostra come la moda abbia cambiato anche lo sguardo sulla disabilità, poiché oggi dalle passerelle alle campagne globali l’inclusione non è più solo un gesto simbolico ma un nuovo modo di raccontare il diritto alla bellezza nelle sue evoluzioni.
La copertina di Gutenberg n. 50, 21 novembre 2025
La copertina di Gutenberg n. 50, 21 novembre 2025
I Percorsi muovono dalla mostra di Napoli "Nafrica-Maschere", nella quale venticinque artisti interrogano la nostra storia e il nostro vedere dal passato coloniale fino alle contraddizioni di oggi; Gutenberg approfondisce quindi il mestiere dell'attore, attraverso i saggi dedicati ai maestri Stanislavskij e Tairov e l'esperienza della scuola intitolata a Gian Maria Volonté, e gli intrecci tra storia e letteratura che emergono dai Diari di Thomas Mann, dalle novelle di Anthony Trollope e dal romanzo di Lorenzo Pavolini. Ultimo affondo sul Medioevo tra fede e poesia, con la mostra romana sul Giubileo del 1350 e lo studio di Sonia Gentili sulle consonanze tra le Tre Corone Dante, Petrarca e Boccaccio.

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