giovedì 24 marzo 2022
La voce di mamma Courtney al medico che le disse di abortire la figlia che portava in grembo perché affetta da Trisomia 21 documenta la forza di accogliere la vita quando è intesa come dono
Emersyn tra le due sorelle

Emersyn tra le due sorelle

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Nel suo discorso rivolto ai partecipanti alla plenaria della Pontificia Accademia per la Vita, il 27 settembre 2021, papa Francesco ribadì che l'aborto e l'eutanasia sono omicidi, espressione della «cultura dello scarto». Salvare vite umane, viceversa, diventa una ricchezza: come si legge in questa toccante lettera che due anni dopo la sua nascita Courtney Willem Baker, di Sanford, in Florida, scrisse al medico che le aveva consigliato di abortire la bimba che portava in grembo, affetta dalla sindrome di Down: «Sono venuta da lei nel periodo più difficile di tutta la mia vita. Ero terrorizzata, ansiosa e disperata. E invece di sostenermi e incoraggiarmi, lei mi ha suggerito di interrompere la gravidanza, chiedendoci più volte, anche in seguito, se comprendessimo la scarsa qualità di vita che avrebbe avuto. Ci invitò a rivedere la nostra decisione di portare avanti la gravidanza. Il periodo più difficile della mia vita è diventato quasi insopportabile perché lei non mi ha mai detto la verità: la mia bambina è perfetta. Non sono arrabbiata. Sono solamente molto triste. Sono triste che i piccoli cuori che battono, che lei vede ogni giorno, non riescano a riempirla di gioia. Sono triste che i minuziosi dettagli e il miracolo di quei teneri ditini di mani e piedi, polmoni, occhi e orecchie non riescano a fermarla. Sono triste che si sia sbagliato così tanto nel dirci che una figlia con sindrome di Down avrebbe abbassato la qualità della nostra vita. E mi si spezza il cuore se penso che potrebbe averlo detto a una mamma anche oggi. Ma soprattutto sono triste che lei non avrà mai il privilegio di conoscere Emersyn. Perché, vede, Emersyn non solo ha migliorato la qualità della nostra vita, ma ha toccato il cuore di migliaia di persone. Ci ha dato uno scopo e una gioia impossibili da esprimere a parole. Ci ha donato sorrisi più grandi, più risate, e i baci più dolci che ci verranno mai dati. Ci ha fatto capire cosa sono la vera bellezza e l'amore puro».

Abbiamo contattato la madre di Emersyn, per avere notizie della bambina: ci ha detto che ora ha sei anni, sta bene, è sempre allegra, felice, e tanto divertente. A testimoniarlo ci sono i video che posta su Facebook, con la figlia ritratta insieme alle sorelle e i genitori. Per la sua nascita ringrazia Dio ogni giorno, e ogni giorno lotta contro chi pensa che queste vite vadano gettate via, anche con l'eutanasia di neonati affetti da gravi patologie. «La sindrome di Down è un'anomalia meravigliosamente unica – dice mamma Courtney – ma purtroppo solo il 30% dei bambini che ne è portatore nasce vivo. L'altro 70 viene abortito: quel cromosoma extra è una condanna a morte, mentre hanno solo bisogno che la madre li tenga sicuri e protetti. Il fatto che i nostri figli siano stati concepiti è un miracolo; che nascano è un fatto monumentale, tale da renderci fortunati. Quando guardo la mia dolce Emersyn mi rendo conto che siamo semplicemente benedetti oltre ogni immaginazione».

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