La presidenza Trump
finora è stata un affare

Solo nei primi sei mesi del 2025 l’utile complessivo della Trump organization ha superato gli 850 milioni di dollari, più che decuplicando i 51 del 2024
November 23, 2025
La presidenza Trump
finora è stata un affare
Donald Trump in partenza dalla Casa Bianca / REUTERS
Nella sempre fitta e pirotecnica agenda di Donald Trump, questa settimana ha trovato posto anche il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman, accolto alla Casa Bianca con tutti gli onori dal suo attuale inquilino, che lo ha elogiato e difeso al punto da attaccare personalmente una giornalista per una domanda “scomoda”. Visto il tono con cui era stata posta, è difficile considerarla una questione di educazione. La ragione della reazione stizzita da parte di Donald Trump con un rappresentante della stampa – non è una novità, ed è inaccettabile che ci stiamo facendo la mano – forse va cercata altrove, e visto che in ZeroVirgola c’è una certa maniacale attenzione per gli affari, è lì che abbiamo rovistato.
Un passo indietro. Da tycoon qual è, al presidente americano e alla sua famiglia fanno capo una serie di attività finanziarie, immobiliari e di accoglienza turistica (resort, hotel, campi da golf) del valore stimato di oltre 7 miliardi di dollari, secondo le cifre aggiornate a settembre di Forbes. Formalmente da quando è stato rieletto ha consegnato la guida operativa del gruppo ai figli, ma il cognome è lo stesso e la titolarità pure. Così, per arrivare al principe saudita, è probabile che a nessuno dei due interlocutori pur parlando d’altro non sia sfuggito più di un pensiero alle due Trump Tower che il gruppo ha in animo di costruire a Ryadh e Jeddah, entrambe in Arabia Saudita e potenziali beneficiarie dirette o indirette dei mille miliardi di dollari di investimenti annunciati dal principe. Di conflitti di interessi, piccoli o grandi, reali o presunti, si parla da ben prima dell’inizio del secondo governo Trump: incroci dietro ai quali non c’è per forza qualcosa di illecito o di male, ma che forse aiutano a capire l’agenda del presidente americano. Che, per restare alle torri, ha per esempio un progetto anche nella Serbia guidata da Aleksandar Vucic, considerato dai più filo-russo: qui, informa Axios, nelle ultime settimane il governo ha approvato una norma per accelerare lo sviluppo della futura Trump Tower di Belgrado da parte di una società di investimenti fondata da Jared Kushner, genero di Trump.
Guardando alle sole attività immobiliari, buona parte dei progetti è ancora sulla carta e per prendere forma avrà bisogno di anni e di un orizzonte temporale che va ben oltre il mandato alla Casa Bianca. Intanto, però, qualcosa è già successo: Reuters ha calcolato che solo nei primi sei mesi del 2025 l’utile complessivo della Trump organization ha superato gli 850 milioni di dollari, più che decuplicando i 51 del 2024. In particolare grazie ai guadagni realizzati attraverso la società World Liberty Financial con le criptovalute, un’altra delle ossessioni del presidente. Tra oneri e onori, l’agenda, gli interessi e le geografie del leader americano certo sono diversi da quelli dei “cugini” europei. Che non hanno imperi alle spalle e si devono accontentare di molto meno. A inizio novembre è stato reso noto il reddito 2024 comunicato da Giorgia Meloni al Fisco: 180mila euro, più che dimezzato rispetto ai 459mila del 2023. Più o meno la stessa cifra che guadagna ogni anno Emmanuel Macron dalla sua “attività” di presidente della Francia. Sugli stessi ordini di grandezza si muove il premier inglese Keri Starmer (172mila sterline l’anno di “salario,” circa 200mila euro), mentre il cancelliere Merz viaggia un po’ più su, intorno ai 300mila euro. Certo per conoscere il reale tenore di vita e gli interessi personali di ogni singolo leader andrebbe computato anche il patrimonio, ma anche qui le stime sono simili e viaggiano nell’ordine di 1-2 milioni a testa. Briciole, rispetto ai 7 miliardi di Trump.

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