C'è valore nell'interesse degli italiani per il BTp

Gli oltre 16 miliardi raccolti nell'ultima emissione dimostrano che il BTp Valore piace, e non solo ai piccoli risparmiatori. Perché non creare ancora più valore?
October 26, 2025
C'è valore nell'interesse degli italiani per il BTp
Il ministro Giorgetti alla Camera il 22 ottobre scorso / ANSA
Venerdì il Tesoro ha chiuso l'emissione dell'ultimo BTp Valore con una raccolta di 16,572 miliardi di euro. Qualcosa in più di una goccia - meno dell'1% - nel mare dei 2600 miliardi complessivi dei titoli del debito pubblico italiano in circolazione al 30 settembre, e un po' meno di quanto incassato in altre operazioni analoghe (quando si erano superati i 18 miliardi). Ma giustamente si è festeggiata l'operazione come un successo negli uffici del ministro Giancarlo Giorgetti, abituati come sono a lavorare più sulle uscite che sulle entrate. Dietro questo numero ci sono molti significati, e così - raccogliendo una provocazione del collega Pietro Saccò - proviamo a vedere cosa ci dice il BTp Valore sulle abitudini dei risparmiatori e sulla possibile evoluzione della zavorra che pesa sulle teste degli italiani, pari a 52.101 euro di debito pubblico pro capite.
Primo: agli italiani il debito pubblico piace e conviene. Diversamente non si spiegherebbero i 96,3 miliardi collocati dal giugno 2023 in sei emissioni di BTp Valore, a cui vanno aggiunti i 75 miliardi ancora in circolazione tra BTp Italia e BTp Futura, i due titoli pensati per i risparmiatori messi in circolazione in precedenza. Molti di questi non sono ancora scaduti, dunque è ragionevole immaginare che chi ha acquistato il BTp Valore in questa settimana abbia prelevato le risorse da altri investimenti, a conferma di un interesse crescente. Che si spiega in parte con i giudizi lusinghieri arrivati negli ultimi mesi dalle agenzie di rating, ma soprattutto con alcune tecnicalità (tipo la cedola semestrale) e ancora di più con il rendimento offerto, superiore ai "classici" titoli del Tesoro (con un aggravio di costi, ovviamente, per lo Stato che deve pagare). 
Secondo: i piccoli investitori sono una grande risorsa per lo Stato. A loro faceva capo il 10% del debito pubblico nel 2022, ha sottolineato in estate uno studio dell'Osservatorio sui conti pubblici dell'Università Cattolica, e oggi questa quota si aggira sul 15%. In pratica, le famiglie sono diventate un'ottima alternativa alla Banca centrale europea, che per anni ha acquistato valanghe di BTp per aumentare la liquidità in circolazione, e agli investitori esteri, interlocutore potenzialmente più pericoloso (sono i primi a vendere quando c'è qualche problema) ma anche fondamentale perché è impensabile che tutto il debito italiano resti in Italia.
Terzo: i piccoli investitori non sono così piccoli. L'ordine di acquisto medio di quest'ultima tornata di BTp Valore è stato pari a 32.687, di poco inferiore ai 32.989 dell'emissione precedente ma a confermare un trend al rialzo dall'inizio del percorso, quando si era partiti da 27.786 euro a giugno 2023. Difficile pensare che qualcuno possa investire tutto ciò che ha in un solo titolo, dunque se i numeri sono questi ecco che l'investitore medio che ha acquistato il BTp Valore avrà risparmi ben superiori, difficili da stimare ma senz'altro più corposi di quanto si può comunemente immaginare. Senza arrivare all'investitore che ha comprato titoli per 17,7 milioni in un colpo solo, scovato da Milano Finanza, che a fine investimento se ne uscirà con oltre 21 nelle tasche, l'ultima operazione ha confermato che questo genere di titoli interessa anche a chi si muove secondo logiche più evolute di quelle finanziarie di base, che portano a scegliere i prodotti sempllicemente più redditizi. Non a caso il 30% degli acquisti è stato veicolato dal canale del private banking, le reti del credito che seguono la clientela più abbiente a cui - dicono le stime Prometeia - fanno capo 1.300 miliarid di ricchezza in Italia. Giusto che lo Stato li attragga offrendo cedole più generose. Ma in cambio, trattandosi di ceto medio-alto, non potrebbe chiedere anche qualcosa in più? In ambito finanziario la storia recente insegna che la creatività va limitata, ma pensare a un BTp che crei il massimo del valore non solo per chi investe ma anche per chi li emette, trattandosi dello Stato, forse si potrebbe e si dovrebbe. 

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