Ha rischiato la strada, oggi salva le ragazze dalla tratta

Sopravvissuta a un’infanzia difficile, la detective Kathryn Torres, nella contea di Ventura, in California, aiuta le vittime di tratta ad affrancarsi
November 6, 2025
Ha rischiato la strada, oggi salva le ragazze dalla tratta
Kathryn Torres sarebbe stata una preda facile per i trafficanti di sesso. Da bambina è passata per anni da appartamenti in subaffitto a rifugi per senzatetto con la mamma alcolizzata mentre il padre violento entrava e usciva dalle loro vite. È stata sottratta alla madre dai servizi sociali per la prima volta a otto anni e a dieci ha cominciato ad alternare diversi genitori affidatari alle case famiglia. È il profilo tipico delle ragazze che oggi la detective della contea di Ventura, a Nord di Los Angeles, cerca di salvare. Sei giorni alla settimana, Torres passa ore seduta in un’auto della polizia in borghese, in collegamento radio con i colleghi che partecipano alle operazioni notturne per intercettare le prostitute più giovani. Torres, che ha 32 anni, ha cominciato ad occuparsi di traffico sessuale nel 2021, quando il dipartimento di polizia di Ventura ha notato un'esplosione dello sfruttamento della prostituzione, soprattutto minorile. Il boom è cominciato durante la pandemia, quando, invece di andare in classe, molte ragazze passavano le giornate immerse nei social media, dove i trafficanti le adescano. Gli insegnanti, che avrebbero potuto segnalare assenze o comportamenti preoccupanti, erano fuori gioco. Le gang ne hanno approfittato. «Con una dozzina di ragazze, un trafficante può guadagnare 12.000 dollari a notte — spiega la detective —. La droga si vende una volta, le ragazze possono essere rivendute all'infinito". Con l'aumento del traffico, i mezzi per contrastarlo si sono ridotti. Nel 2021, l'unità centrale anti-tratta della polizia di Ventura è stata sciolta a seguito di tagli al bilancio. «La buoncostume dovrebbe avere sei detective. Invece, sono l’unica», dice Torres, che rabbrividisce quando intercetta bambine di 13 anni. «È l’età che avevo quando sono stata adottata. Altrimenti, sarei potuta finire anch’io per strada». Più della metà delle ragazze sottratte al commercio sessuale sono scappate da famiglie affidatarie e Torres non è sorpresa che il dipartimento per l'infanzia della California non spenda molte risorse per cercarle. «Forse sono sollevati di avere a che fare con una bambina in meno — spiega —. Ci sono troppi bambini, troppo poche buone case e un turnover di assistenti sociali così elevato che è quasi impossibile rintracciare i minori scomparsi».  In realtà, la detective ha cominciato a lavorare alla buoncostume non per passione ma per obbedienza. «Quando il nuovo sceriffo ha assunto il comando del dipartimento, mi ha chiesto di aiutarlo perché aveva bisogno di una donna, giovane, con tanta energia ed empatia». Dopo una settimana nel nuovo incarico, la ex agente di pattuglia era determinata a mettere tutti i trafficanti dietro le sbarre e non riusciva a credere in quanti la facessero franca. «Quando fui adottata scoprii il pattinaggio a rotelle e le feste con le amiche. Invece per strada trovavo ragazzine con il viso bruciato dai mozziconi di sigaretta, le unghie strappate o la pelle piena di lividi. E c'erano storie di giovanissime che erano semplicemente svanite». Per due anni Torres ha condotto operazioni anche nei suoi giorni liberi, nella speranza di convincere le vittime a identificare i loro sfruttatori. Ma le ragazze raramente cooperavano. «La maggior parte ha un profondo legame psicologico con i trafficanti, che sono la figura protettiva più forte che abbiano mai conosciuto. O sanno che I loro padroni possono vendicarsi non appena escono di prigione». Ma Torres ha imparato a parlare alle ragazzine e ora, quando la sua squadra le porta alla stazione di polizia drogate, infuriate e disperate di tornare al lavoro, Torres spesso riesce a creare un legame con loro, offrendo toni dolci, barrette di cioccolato e calzini caldi al posto di urla, pastiglie e tacchi a spillo: «Era quello che avrei voluto a 13 anni», dice. Oggi Torres è responsabile dell’unità anti-traffico di Ventura e progetta operazioni creative da gestire con uno staff ridotto. I salvataggi sono aumentati vertiginosamente, passando da 15 nel 2023 a già 100 quest’anno. «I risultati mi incoraggiano ad andare avanti, ma sembra non finire mai, sono sommersa dalle segnalazioni. Spero solo che il dipartimento assuma qualche agente per darmi una mano».

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