Laudato si’, profezia per l’America Latina
Dieci anni fa, il 24 maggio 2015, papa Francesco non ha solo pubblicato un'enciclica. Laudato si' è stata, fin dal suo primo paragrafo, un grido, un'esclamazione, una voce profetica che ha ispirato il cammino verso nuove utopie. In America Latina questa lettera aperta al mondo è diventata una parola con un'autorità spirituale, politica ed ecologica che continua a incoraggiare lotte, comunità e reti di speranza. A distanza di un decennio, è possibile affermare che la Laudato si' è diventata un orizzonte per i popoli e le organizzazioni che già percepivano e vivevano ciò che il Papa aveva espresso a parole: tutto è interconnesso. Dalle montagne andine ai margini urbani, passando per l'Amazzonia, l'enciclica ha incoraggiato una “conversione ecologica” che tocca non solo il cuore ma anche le strutture. In essa Francesco ha rivelato che la crisi ambientale non può essere separata dalla crisi sociale, perché il grido della terra e il grido dei poveri sono un unico grido. In questi anni, l'America Latina ha accolto la questione della Casa comune come una priorità. L'appello a prendersi cura del creato per le prossime generazioni ha trovato eco nelle comunità indigene, nei movimenti contadini, nelle reti giovanili, nelle parrocchie e nelle università che hanno iniziato ad articolare proposte concrete per economie sostenibili, pratiche agro-ecologiche, energie rinnovabili e resistenza all'estrattivismo. In altre parole, prendersi cura di ciò che il sistema scarta. Il cammino verso un'ecologia integrale, piano piano, si sta addentrando in una riflessione interdisciplinare, per cercare di guarire le nostre relazioni con noi stessi, con gli altri, con la natura e con Dio. È una spiritualità della cura che sfida l'individualismo consumistico e propone una vita semplice, fraterna e solidale. In questo senso, l’esortazione Querida Amazonia (2020) riprende anche i princìpi della Laudato si' e li incarna nei sogni amazzonici: sociali, culturali, ecologici ed ecclesiali. Questo documento ha ampliato l'orizzonte dell'enciclica, situando l'Amazzonia come luogo planetario di debito ecologico e sociale. Nelle sue pagine pulsa la speranza che un altro mondo è possibile se ascoltiamo la voce dei popoli e impariamo dal loro modo di vivere in armonia con la natura. Nel corso del tempo, a livello ecclesiale, sono state organizzate reti interecclesiali a favore della difesa della vita e dei territori, come la Rete ecclesiale Pan-Amazzonica (Repam), la Rete ecclesiale ecologica mesoamericana (Remam), la Rete ecclesiale del Gran Chaco e dell'Acquifero Guarani (Regchag), la Commissione dei Popoli nativi, il Segretariato della Pastorale afroamericana e caraibica (Sepac) e la Pastorale Garífuna (Pagaiceyna). Tutti questi soggetti articolano diversi attori territoriali in difesa dei diritti dei popoli e della Madre Terra. A livello sociale, questo decennio ha visto il fiorire di reti universitarie latinoamericane impegnate nella cura della Casa comune. Ispirate dalla Laudato si', diverse università hanno raccolto la sfida di formare professionisti consapevoli dal punto di vista ecologico, etico e politico. Sono emerse proposte pedagogiche che integrano scienza e spiritualità, conoscenze tecniche e saggezza ancestrale, innovazione e compassione. Queste istituzioni sono laboratori di comunione e di futuro, in quanto promuovono il dialogo tra il mondo accademico, il settore pubblico e quello privato per elaborare strategie coordinate di fronte alla crisi socio-ambientale. L'agenda della Cop30 trova qui uno spazio privilegiato di articolazione per costruire soluzioni globali. Inoltre, l'enciclica ha incoraggiato una rinnovata vocazione politica, intesa come servizio. Francesco ci ha ricordato che «la politica, così denigrata, è una delle forme più alte di carità». In questo spirito, le università sono chiamate a formare leader impegnati nella giustizia climatica, capaci di guidare processi di trasformazione strutturale. A dieci anni dalla sua pubblicazione, la Laudato si' continua a essere una fonte di ispirazione che invita alla riflessione e all'azione. Ci chiama a organizzare la speranza, a formare reti di cooperazione, a partecipare a movimenti di cittadini, a cambiare stili di vita e a chiedere ai governi una transizione energetica che abbandoni i combustibili fossili per passare a un'energia pulita e accessibile. In un mondo ferito dai cambiamenti climatici, dagli sfollamenti forzati e dalle disuguaglianze, la Laudato si' ci ricorda che viviamo di e per l'amore, la solidarietà e la cura. E che siamo ancora in tempo per cambiare rotta. Ma non sarà possibile senza una decisione concreta di vivere in modo diverso. © riproduzione riservata
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