Talent show, sceneggiati sempre uguali a se stessi
Il cosiddetto talent show è ormai un genere ben definito nell’universo dell’intrattenimento televisivo. Lo possiamo considerare emanazione del varietà e in parte del reality, almeno in virtù della sua missione dichiarata: lanciare nuovi talenti nel campo artistico, che avviene attraverso una gara, formalmente mirata a decretare uno o più vincitori, ma di fatto costruita con modalità volte ad offrire anzitutto uno spettacolo per i telespettatori a cui contribuisce in modo determinante la cosiddetta giuria composta generalmente da affermati personaggi dello spettacolo, scelti in base a popolarità e personalità più che alla reale competenza, con il compito non soltanto di decretare la sorte dei concorrenti a suon di «sì» e di «no», ma anche di creare attesa e tensione con i contenuti delle loro valutazioni. Esemplare in questo senso la giuria di Ballando con le stelle (Rai 1), capace ogni volta di montare polemiche infinite. Non è comunque un caso nemmeno che altri due talent piuttosto seguiti, ovvero XFactor e Italia’s Got Talent, rispettivamente su Sky Uno e su Disney+, siano da poco ripresi con in apertura la presentazione sceneggiata della giuria attraverso una sorta di piccola fiction, incentrata in entrambi i casi sul nuovo arrivato dietro al bancone dei giudici: Francesco Gabbani (che ad XFactor, al debutto nel ruolo, va ad unirsi a Paola Iezzi, Achille Lauro e Jake La Furia) e Alessandro Cattelan (che dopo aver condotto per diversi anni XFactor entra nella giuria di Italia’s Got Talent con Frank Matano alla decima edizione, Elettra Lamborghini e l’ormai onnipresente in tv Mara Maionchi a sua volta con un passato di giudice a XFactor). A differenza però di Ballando con le stelle, dove i «vip» della giuria si scontrano con quelli della competizione, in XFactor e in Italia’s Got Talent siamo di fronte a dilettanti o comunque presunti tali in quanto, soprattutto nel secondo caso, con artisti di varia natura e non solo cantanti come nell’altro programma, vengono ingaggiati appositamente (lo stesso accade in Tú sí que vales di Canale 5) artisti di livello internazionale (acrobati, ballerini, prestigiatori…). Per cui in questi due talent i giurati sono chiamati a fare spettacolo non tanto con le polemiche, quanto con l’interazione tra di loro e la brillantezza di ciascuno. XFactor si avvale anche di una conduzione di un certo livello con la cantante Giorgia, mentre Italia’s Got Talent si affida da questa stagione al duo Aurora e Fru dei The Jackal, che da soli, in coppia o insieme a Ciro Priello e Fabio Balsamo stanno riscuotendo un successo per certi versi non prevedibile. Importante, soprattutto nella fase iniziale delle cosiddette audizioni, è il ritmo imposto dal montaggio, con esibizioni anche parziali, e qualche emozione a suon di lacrime di gioia o di disperazione dopo i verdetti (compresa qualche volgarità di troppo). © riproduzione riservata
© RIPRODUZIONE RISERVATA






