Il successo di “Canonico”, la garbata serie di Tv2000

anonico” (Tv2000) cresce dalle pillole al prime time: 14 episodi quasi un’ora, tra Roma e borghi savonesi, racconto corale e realistico in cui Don Michele guida una comunità di accoglienza, perdono e ironia.
November 6, 2025
Il successo di “Canonico”, la garbata serie di Tv2000
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Piccole serie crescono. È il caso di Canonico, su Tv2000, che nel giro di tre stagioni è passata da una ventina di «pillole» quotidiane nel preserale, girate quasi tutte in interni, a puntate settimanali di una quarantina di minuti, con molti più esterni, fino agli attuali quattordici episodi di quasi un’ora (girati tra Roma e la Liguria, con suggestive ambientazioni in borghi del Savonese) in onda due per volta il lunedì in prima serata dal 3 novembre. Già questo dice molto del successo di una fiction garbata e positiva (prodotta da Map to the stars per Tv2000), che racconta la vita quotidiana della piccola comunità dell’immaginario paese di Roccaspera e in particolare del parrocco Don Michele (più jeans e camicia che talare, fermo restando il collarino d’ordinanza) amabilmente e abilmente interpretato da Michele La Ginestra che, nonostante resti il personaggio principale e molto ruoti attorno a lui, deve condividere il proscenio televisivo con molti altri personaggi, soprattutto in questa terza stagione, segno anche questo di una crescita esponenziale.
In Canonico, ideata e diretta da Peppe Toia (che la firma a livello di scrittura assieme a Mario Bellina, Adriano Bennicelli, Sara Lorenzini ed Eros Tumbarello), sono rappresentate tutte le generazioni e si potrebbe dire tutte le condizioni umane: Bruno, l’imbranato e bonaccione tuttofare della parrocchia (interpretato da Federico Perrotta); Angela (Mariateresa Pascale), la saggia perpetua; Gianluca (Andrea D’Andreagiovanni) il sacrestano affetto da sindrome di Asperger; Malak (Cristiana Capolino), giovanissima di origine sinti in fuga da se stessa e non si sa ancora da cos’altro; Giulio (Alessandro Quattro), ex militare alcolizzato che arriva a Roccospera per ricominciare una vita con il figlio, ma i cui intenti appaiono poco chiari. E ancora tanti altri personaggi (il sindaco, la dottoressa, il barbiere…) tra cui il poco vescovile, simpatico e paterno, monsignor Valeri per tutti semplicemente «don Gaetano» (Fabio Ferrari), fino alla vera new entry di questa stagione, l’esuberante e fuori dagli schemi Suor Betta, che non è ancora arrivata (comparirà lunedì prossimo in modo piuttosto originale alla fine del terzo episodio), ma del nuovo personaggio interpretato da Debora Villa sappiamo già molto anche per quanto ampiamente anticipato da Angela Calvini domenica scorsa su queste pagine.
Dunque una storia colorata con tutti i colori dell’umanità, una stagione corale dove tutti i personaggi, chi più chi meno, rappresentano in modo coinvolgente i valori evangelici più autentici: accoglienza, condivisione, perdono, il bello dello stare accanto, di darsi una mano, dell’essere comunità. Insomma, una visione contemporanea della fede, senza romanticherie, magari con qualche inevitabile ingenuità o semplificazione, ma anche molto realismo, nessuna enfasi, tanta saggezza e non poca ironia. © riproduzione riservata

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