Oratorio nella savana
Il sogno salesiano rivive tra i villaggi della savana, dove giovani e adulti si uniscono per vivere l’esperienza educativa di Don Bosco. L’iniziativa affonda le radici in una presenza cominciata nel 2016 con il progetto di “migrazione circolare”: accompagnare i migranti accolti in Italia a ritornare nei loro Paesi per avviare progetti di sviluppo, generando alternative alla migrazione forzata. Nei villaggi intorno a Tambacounda, in Senegal, i volontari italiani dell’associazione Don Bosco 2000 promuovono l’animazione oratoriana sotto gli alberi: giochi, balli, canti e “pillole” formative nello stile salesiano. Un capo villaggio racconta che da quando gli animatori salesiani frequentano la comunità i bambini “sono più felici”. Cantano, giocano, ripetono quanto vissuto durante le attività, anche dopo la partenza dei volontari. In un gesto carico di simbolismo, gli abitanti prendono l’adesivo con il volto di Don Bosco dall’auto dell’Associazione e lo appendono a un albero. La richiesta è esplicita: “Vogliamo un oratorio qui.” Provvidenzialmente, alcune donazioni hanno permesso la nascita di un oratorio salesiano nel cuore della savana. Ogni estate si rinnova l’esperienza missionaria: un ponte tra culture, una proposta educativa affascinante, un’occasione di crescita per i volontari e per le comunità musulmane che riconoscono in Don Bosco l’attenzione al cuore dei giovani. © riproduzione riservata
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