Lascia fare a Dio

July 8, 2025
Quando sono andato a trovarla in ospedale, Geny sembrava Cristo sulla croce. Il corpo esanime, il respiro affannoso, gli occhi semichiusi. Eppure, mi riconosce, è ancora vigile. Cerca la mano di Settimio, il marito che negli ultimi giorni le è rimasto accanto giorno e notte. Vuole sentirla, la stretta del suo amore. Ricoverata dopo una serie di malanni che ne avevano minato la salute, le sue condizioni sono gravissime, i medici prevedono che l’agonia non potrà durare a lungo. Il marito la guarda e sospira: «Una vita insieme, ci conosciamo da settant’anni, siamo sposati da sessantotto». Continua a sperare nella guarigione di Geny, la chiede alla Madonna recitando il Rosario mentre osserva la goccia che lentamente scende nella flebo. «Voglio starle vicino fino all’ultimo istante, fino all’ultimo respiro. Poi ci penserà Lui…». Mi guarda, e pronuncia nel suo dialetto molisano la frase che, ancora bambino, aveva imparato dal padre: “Lassa fa’ a Die, ch’è Sant’ vicch’”, lascia fare a Dio, il santo vecchio, Colui che, solo, conosce il mistero della vita. Mi commuove vedere la fede semplice e certa di quell’uomo, aggrappato alla speranza di tenere la donna della sua vita ancora accanto a sé, e insieme disponibile a lasciarla andare tra le braccia del Padre di misericordia. © riproduzione riservata

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