La domanda che rinasce

September 2, 2025
Non entrava in chiesa da trent’anni. Travolto dagli impegni della vita, stava perdendo il senso della vita. C’è voluta una morte perché se ne accorgesse. La morte di un caro amico d’altri tempi che ha riunito attorno alla bara i compagni di mille imprese giovanili, dal liceo all’università e poi nel lavoro. C’è voluto un funerale, quel funerale, per far rinascere nel suo cuore domande da troppo tempo accantonate ma che non era mai riuscito a cancellare. Che senso ha questa vita? Finisce tutto con la morte? Cosa ci attende dopo? Ci sarà qualcosa o siamo destinati al nulla? E la resurrezione è davvero una favola, come si era abituato a credere, o una possibilità alla quale dare credito? Il celebrante all’omelia ne parlava con passione: «Non finisce qui. Questo non è un addio. C’è un abbraccio che ha già raggiunto il nostro amico, un abbraccio che durerà per sempre». Alla fine della funzione un canto risuona nelle navate. Parla di festa, in un momento dove di solito a dominare è il dolore: «La festa sta per cominciare, corri e non voltarti amico mio. È la festa della fine del male, sulla riva del mare di Dio«. Le lacrime scendono sul volto di tanti, anche sul suo. Non sono lacrime di dolore, ma di commosso stupore pensando che c’è un posto dove si fa festa per chi è appena arrivato. Una cosa dell’altro mondo in questo mondo. © riproduzione riservata

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