Incipit vita nova
Nella cappella della sezione dei “sex offenders”, dove sono rinchiusi i detenuti autori di reati sessuali, il sacerdote aveva notato da molte domeniche un giovane che al termine della Messa passeggiava nervosamente dietro il gruppetto dei soliti frequentatori. Era un ragazzo dal fisico massiccio, palestrato, con tatuaggi ovunque, anche sul volto. Il prete si domandava da tempo cosa volesse quel detenuto, visibilmente inquieto, finché un giorno si rivolge a lui domandando se avesse bisogno di parlare. Difficile capire cosa si nascondesse dietro quell’incedere incerto e quel volto interlocutorio. «Hai bisogno di qualcosa?». «Don, hai visto che ultimamente vengo sempre a Messa, ma al momento della Comunione sto sempre seduto, non ricevo il Corpo di Cristo... ». «Sì, ho notato, ma se desideri confessarti provvediamo, non preoccuparti». «No, don, lei non ha capito: io voglio essere battezzato. Non avevo mai sentito parlare di Gesù Cristo, i miei compagni di cella mi hanno invitato a Messa, ho ascoltato le sue omelie, mi hanno colpito, ho deciso di cambiare vita». Il sacerdote ha accompagnato il giovane detenuto dal cappellano del carcere per iniziare il cammino verso il Battesimo. Accade anche questo nell’inferno del carcere. Dietro le sbarre, incipit vita nova. © riproduzione riservata
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