Il sole senza Dio

August 6, 2025
Anni Novanta, in viaggio per lavoro con alcuni colleghi in Lituania. Il sole tramonta all’orizzonte inondando di luci la radura che stiamo attraversando e regala scorci di rara bellezza. L’autista del pulmino sul quale viaggiamo si ferma per consentirci di scattare alcune foto. Scendo, al mio fianco c’è un fotografo di fama internazionale, puntiamo l’obiettivo verso la meraviglia che abbiamo davanti. Mi viene spontanea una confidenza: «Guarda che bellezza, oggi riceviamo davvero un grande regalo, com’è grande Chi ce lo fa». Lui mi guarda stranito: «Che bisogno c’è di tirare in ballo Dio? È una cosa bella, l’abbiamo davanti agli occhi, scatta tutte le foto che vuoi ma non fantasticare, immaginando che dietro quello che vedi ci sia qualcuno. È solo un fantastico panorama». Insisto, lui replica ma capisco che il dialogo potrebbe ridursi a un confronto dialettico sull’esistenza di Dio, che proprio non mi appassiona. Torno sul pulmino, si riparte, continuo a pensare che la realtà è un segno che rimanda a un oltre, a un Altro. E questo mi basta per fare di quel momento un ricordo che da allora ha continuato a farmi compagnia. Sono certo che la meraviglia di quel sole non può essere soltanto qualcosa che si imprime su una pellicola fotografica. © riproduzione riservata

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