Vita e morte di un sacerdote: poche tracce e una foto impietosa
mercoledì 3 giugno 2015
La notizia è di lunedì e il primo (e unico) sito web di informazione ecclesiale che l'ha “postata”, intorno alle 17, è stato quello di “Avvenire”. Un parroco di 54 anni, don Carlo Certosino, si è suicidato a Livorno, dicono per non aver sopportato la “prova” del trasferimento a un'altra parrocchia. Ne scrivo qui perché, quando l'ho vista, mi sono messo a percorrere i sentieri digitali che mi potevano aiutare a capire di più, spinto tanto dalla compassione per una vicenda che parla della fragile umanità di tutti noi, quanto dalla volontà di verificare se e in che misura la Rete custodisse, di quest'uomo, altre precedenti tracce.Dico subito che ho navigato invano. Non ho trovato un sito web della sua parrocchia, San Simone e Immacolata concezione (ad Ardenza, IV Vicariato), né un profilo Facebook con il suo nome. Egli risulta ancora al suo posto, con tanto di numero di telefono e indirizzo email, sul sito della diocesi di Livorno. Anzi, navigandovi dentro si direbbe che non sia successo nulla: il paterno e dolente comunicato in cui il vescovo monsignor Giusti si dice «stupito e stordito» è qui introvabile, mentre è ripreso dal quotidiano diocesano online “La Settimana tutti i giorni” (http://tinyurl.com/q4pjpz9) che dedica al tristissimo evento spazio e calore umano e cristiano.Quanto alla notizia, la riportavano varie fonti “laiche” d'informazione digitale, riprendendo le agenzie. Rovistando tra la stampa locale ho trovato, sull'edizione di Livorno de “Il Tirreno” (http://tinyurl.com/ns7waqw), i precedenti: una storia ordinaria (per un prete diocesano), più vari elementi di colore che potrebbero essere usciti da un film di Virzì – compresa la sottolineatura che «lui (il vescovo) è pisano e io livornese» – se non fosse che la triste conclusione, l'unhappy end, non è di celluloide, ma di carne vera. Ha pensato invece di scrivere una brutta fiction il sito toscano d'informazione “gonews.it” (in genere piuttosto equilibrato): ha corredato l'articolo (http://tinyurl.com/qgcksh7) con una foto che sintetizza la condizione clericale del suicida (si vede il clergyman) e il modo in cui si è suicidato. Avrei voluto maggior pietà.
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