“Viola come il mare” Bene, quindi bis
domenica 6 novembre 2022
Si dice che Viola come il mare 2 si farà. La seconda stagione della fiction con Francesca Chillemi e Can Yaman, stando alla Lux Vide, che la produce per Canale 5, sarebbe in fase di scrittura. Del resto il finale più che aperto della prima stagione, conclusasi venerdì, e un ascolto medio intorno ai 2 milioni e 800 mila telespettatori lasciano intendere che non ci sia alternativa a un seguito anche per svelare il mistero lasciato in sospeso da una foto che potrebbe aprire scenari inediti sui due protagonisti: Francesco Demir, un improbabile ispettore con i capelli raccolti in una coda, e Viola Vitale, una altrettanto improbabile cronista di nera in minigonna, che abitano in modo improbabile sullo stesso pianerottolo e si trovano sia nella terrazza di casa comunicante come sulla scena del crimine dove intervengono per le loro rispettive professioni. Viola, tra l’altro, a causa di un disturbo neurologico, la sinestesia, ha dei poteri particolari nel provare l’emozione degli altri e di classificare le persone con i colori. In questo modo è di aiuto a Francesco nello scoprire assassini e malfattori. Per cui, tra patologie rare (comunque intese come doti che rendono speciali) e personaggi poco probabili (anche quelli di contorno come la direttrice di «Sicilia Web News» a caccia di incontri tramite una app), quello che salva questa serie che unisce poliziesco a comedy sentimentale sono, al di là delle location siciliane, proprio i sentimenti, almeno quelli che Viola esprime a più riprese nella sua narrazione: «La vita è incontro, la vita è camminare insieme, la vita è aprire il cuore e mettersi in ascolto degli altri. Nessuno di noi è un isola e le persone restano l’arma più potente. Solo quando apri la porta e lasci entrare gli altri smetti di sopravvivere e cominci a vivere». © riproduzione riservata
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