Una famiglia chiede aiuto per ritrovare la speranza
giovedì 9 giugno 2022
L'appello arriva da un parroco della Campania, e precisamente da un paesino alla periferia di una città di medie dimensioni. Il sacerdote chiede aiuto per una famiglia che da tempo naviga in cattive acque e non sembra avere le forze per farcela da sola. Marito e moglie hanno tra i 50 e i 60 anni e da poco sono stati sfrattati dall'appartamento in cui vivevano con la figlia 18enne perché indietro con l'affitto. Ora hanno trovato sistemazione in un altro alloggio, ma non hanno nemmeno i mobili.
«Due letti, un tavolo, forniti dalla Caritas. Non hanno nemmeno la cucina e gli armadi», scrive il parroco. Per mangiare riscaldano cibo in scatola o approfittano della carità dei parrocchiani. Non hanno parenti vicino a loro e vivono in una condizione di isolamento che nuoce anche alla figlia. Il padre riceve un sussidio dal Comune, e in cambio svolge piccoli lavori di giardinaggio, ma l'assegno è davvero poca cosa e comunque non sufficiente per affrontare il futuro con serenità. Entrambi i coniugi soffrono di qualche disagio psichico non curato, che nel tempo è diventato anche disagio socio-economico. La figlia frequenta l'ultimo anno delle superiori e aiuta come può, ma la situazione è troppo grande per lei. «Come parrocchia provvediamo ad alcune esigenze – scrive ancora il sacerdote –, lo stiamo facendo già da qualche tempo, ma non riusciamo a rispondere a tutte le necessità».
Per aiutare questa famiglia provata dalla vita si può contribuire anche con una piccola somma: il ricavato di questo appello servirà ad acquistare almeno la cucina e a ridare un briciolo di speranza nel futuro.

Cccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può fare un versamento ad Avvenire Nei Spa - La voce di chi non ha voce - Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI