Un settimanale diocesano in Rete: quando il patrono è multimediale
domenica 29 gennaio 2017
Chiedo scusa in anticipo alle altre 224 diocesi italiane, alle quali raccomando sin d'ora di segnalarmi con quanta fantasia crossmediale comunicano in occasione delle feste dei rispettivi patroni. Ma quella di San Geminiano, a Modena, è giusto dopodomani, e di quella dirò.
Se vado sul sito di “Nostro Tempo”, il settimanale diocesano ( tinyurl.com/jzaxxcs ), vedo che al centro della home page (ma dopo le “ultime notizie”) ci sta «Una promessa a tre voci» , la lettera alla città che l'arcivescovo Castellucci ha preparato per la festa del patrono, presentata con un video breve ed esauriente al quale si accede anche dal canale YouTube del giornale e dagli altri social. Scorrendo poi le notizie, la scopro pubblicata online per intero, qualche giorno fa, insieme ai doverosi articoli di presentazione della festa: la storia, il programma 2017.
Nella colonna a destra, dove sono confinati i social, ritrovo invece l'appello che per primo ha attratto la mia attenzione sull'imminente San Geminiano, essendo già comparso sul mio diario Facebook. Sottolineo: come inserzione sponsorizzata, ma questa volta nessuno ha voluto vendermi nulla, perché non è necessario aver qualcosa da vendere per investire sulla diffusione dei propri post. Ecco invece la proposta: «Mandaci una fotografia del tuo San Geminiano, immortala il momento che preferisci della festa dei modenesi e inviaci lo scatto (...). Il più votato dalla redazione diventerà la copertina del prossimo numero di “Nostro Tempo”!». Io sto a Bologna, ma bene ha fatto l'algoritmo, nel selezionarmi come destinatario dell'inserzione, a non tenere conto delle storiche rivalità tra le due comunità emiliane. Avrà piuttosto saputo che sono “amico” del settimanale, e infatti l'idea mi ha fatto simpatia: salda digitale e cartaceo, sapendo che al tempo degli smartphone tutti possiamo improvvisarci reporter e scommettere su un taglio che potrebbe sfuggire all'ufficialità. Vuoi vedere che funziona?
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