“The rising”, se Neve indaga sulla sua fine
sabato 16 luglio 2022
Maratona, la notte scorsa, per il thriller soprannaturale The rising - Caccia al mio assassino di cui Sky Atlantic ha trasmesso gli otto episodi uno dietro l'altro dalla prima serata di ieri all'alba di stamani. Su quanti hanno passato la notte in bianco non è dato sapere, almeno per il momento. In ogni caso non diremo mai come va a finire questa serie un po' spiazzante che racconta la storia di Neve Kelly (Clara Rugaard), inquieta ma benvoluta diciannovenne amante dell'arte e del motocross che, chissà come, finisce affogata in un lago. Di fatto è morta, sicuramente assassinata. Eppure è lei stessa a indirizzare le ricerche verso il ritrovamento del cadavere. Insomma, Neve è in una dimensione soprannaturale che le permette di vedere tutto quello che accade, ma anche di farsi vedere almeno da qualcuno, tra cui il cane attraverso il quale indirizzerà le ricerche nel lago o il padre alcolizzato (Matthew McNulty) che crede di essere vittima di visioni a causa dei sensi di colpa, ma che poi accetta la situazione e inizia a interrogarsi su cosa succede dopo la morte. La serie, in questo senso, non fornisce nessuna risposta se non ipotizzando una sorta di realtà che scorre in parallelo. Ovviamente agli autori non interessa altro che l'espediente per cui Neve se andrà soltanto dopo aver saputo come sono andate le cose e di conseguenza ottenuto giustizia. Ed è proprio questo, l'assassinata che come dice il titolo dà la caccia al proprio assassino, l'elemento di parziale novità di questa serie ideata da Julian Stevens e diretta da Ed Lilly che Sky Atlantic inizia a riproporre già da oggi e che, come sempre succede in queste fiction, al di là dell'espediente narrativo della dimensione soprannaturale, indaga, ovviamente senza pretese, sulle realtà umane, anche quelle inconfessabili.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: