“The net” , il pallone della serie sgonfiata
giovedì 22 dicembre 2022
I discussi Mondiali di calcio comprati a caro prezzo dal Qatar, la serie Il grande gioco con gli affari milionari intorno al pallone… Tutto deponeva a favore di un’altra serie tv sul dietro le quinte, sui risvolti poco nobili dello sport più seguito del mondo. Ma The net - Gioco di squadra, al debutto martedì sera su Rai 2 con i primi due episodi dei sei previsti e già disponibili su RaiPlay, ha deluso le attese. La storia, diretta da Volfango De Biasi e Lorenzo Sportiello, è quella di un’improbabile seconda squadra calcistica di Firenze, tale Toscana Football Club, che raggiunge la serie A, vince addirittura uno scudetto e poi si ritrova a lottare per non retrocedere. Alla guida della società una ricca famiglia fiorentina, i Tessari, con Vincenzo (Alberto Paradossi), il rampollo di casa, scapestrato cocainomane pronto a vendersi la retrocessione, e il padre, interpretato da Massimo Ghini, che sembra la macchietta di Vittorio Cecchi Gori, che già di per sé aveva qualcosa di macchiettistico. A disturbare sono proprio i luoghi comuni, a partire dall’esasperato lessico fiorentino, ma nell’insieme fin troppi per elencarli tutti. Appena alleggeriti da un’ironia che non sempre appare così evidente. Pensiamo al personaggio del faccendiere Maurizio Corridoni (Gaetano Bruno), che non si sa perché debba vivere in un convento. In quanto ai modi narrativi, più che all’ormai eccessivo ricorso ai flashback, abbiamo assistito a un vero e proprio saltabeccare. Nell’ordine, in un solo episodio, sono comparse queste didascalie: Qualche anno prima in Camerun, Un’ora prima della partita, Quattro giorni prima, 45 minuti prima della partita, Sei giorni prima, 30 minuti prima della partita, 25 anni prima, Tre mesi prima, Un giorno prima... Roba da perdere il capo, quantomeno il senso della narrazione. © riproduzione riservata
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