Tallis, Byrd, Gibbons: con Stile Antico la devozione nell'Inghilterra del '600
domenica 1 luglio 2012
Assistere a una loro esibizione dal vivo può aiutare a capire nel profondo la modalità con cui i componenti del gruppo vocale Stile Antico si approcciano alla musica che devono eseguire. Innanzitutto cantano senza direttore, perché il grosso del lavoro lo fanno studiando sulle partiture e confrontandosi a lungo durante le prove; al momento del concerto si dispongono poi a semicerchio, cambiando disposizione a seconda del brano in programma, e si intendono alla meraviglia con un gioco di rapidi sguardi e impercettibili movimenti del capo, dando vita a quella magica alchimia che, tra equilibrio di volumi sonori ed emissioni di voce, li porta inevitabilmente a raggiungere esiti di eccellenza assoluta.Il loro ambito di riferimento privilegiato risiede nei grandi capolavori dell'età rinascimentale, ai quali da quasi un decennio si dedicano con crescente successo, ma con il disco Tune thy Musicke to thy Hart Stile Antico ha scelto di portare nuova luce su un repertorio sacro "altro", destinato a risuonare al di fuori dei luoghi normalmente deputati alla musica liturgica (cattedrali, abbazie, oratori o monasteri) per aprire le porte verso il mondo affascinante della devozione privata (Super Audio CD pubblicato da Harmonia Mundi e distribuito da Ducale).Ne sono comunque protagonisti alcuni dei più illustri autori inglesi attivi tra XVI e XVII secolo – da Thomas Tallis a William Byrd, da John Dowland a Orlando Gibbons – attraverso brani selezionati da raccolte "ad uso domestico" secondo criteri idealmente ispirati all'Ayre del compositore Thomas Campion che regala il titolo dell'album: «Accorda la tua musica al tuo cuore, canta la tua gioia con sentimenti di ringraziamento, e così anche il tuo dolore; sebbene la devozione non abbia bisogno dell'arte, qualche volta anche il ricco può prendere a prestito dal povero...».Ed è nella bellezza delle linee melodiche, nell'intensità delle soluzioni armoniche, nell'immediatezza espressiva con cui la musica aderisce ai testi che i giovani cantori di Stile Antico, impeccabili come sempre nell'intonazione, riescono a tradurre la complessità dei fattori in campo con quella sorprendente semplicità che rappresenta ancora una volta l'esito della loro perfezione esecutiva e sicurezza interpretativa.
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