Statali, volontari o ricongiunzione?
martedì 22 marzo 2011
Riprendono quota i contributi volontari presso l'Inpdap. Dopo l'abolizione della legge 322/58, grazie alla quale si potevano trasferire gratuitamente i contributi Inpdap all'Inps, i dipendenti pubblici che lasciano il servizio senza aver maturato il diritto alla pensione, devono ora sostenere interamente a loro carico gli oneri del trasferimento. Una volta consegnati all'Inps, i contributi perdono la loro qualifica originaria e costruiscono in favore dell'ex dipendente pubblico una autonoma posizione assicurativa da lavoro dipendente, che può essere utilizzata sia nel proseguimento della vita lavorativa sia per la richiesta immediata di prestazioni dell'Inps. Davanti alle strade percorribili fino allo scorso anno " trasferire gratis contributi all'Inps oppure pagare all'Inpdap contributi volontari " il problema della scelta non si poneva neppure. Oggi invece si tratta di scegliere tra due diverse modalità di pagamento. E da quest'anno, i contributi volontari se la giocano alla pari con la ricongiunzione onerosa. A meno che la situazione complessiva dei contributi suggerisca di non toccare nulla, in modo da ottenere la pensione, all'età richiesta, con la formula della "totalizzazione" gratuita.
In tutti gli altri casi (statale dimissionario o licenziato e con età o contributi Inpdap insufficienti), i contributi volontari fanno valere alcuni vantaggi: onere da pagare pari al 33% dell'ultima retribuzione media, durata del pagamento in genere per periodi limitati. La ricongiunzione, invece, presenta generalmente un onere molto elevato, dovendo addossare subito all'interessato la riserva matematica per il maggiore importo di pensione che si può conseguire grazie al cumulo, anche se è consentito spalmare questo onere su 120 rate mensili. Si tratta tuttavia, in entrambi i casi, di pagare somme considerevoli, tutte deducibili fiscalmente, ma in linea di principio con un'ottica più favorevole verso i contributi volontari, che diventano sempre più vantaggiosi quanto più è ridotto il periodo di contributi necessari per raggiungere il proprio obiettivo. Diversamente dai contributi volontari, per i quali è richiesto un rigoroso rispetto delle scadenze trimestrali prima del pensionamento, il costo della ricongiunzione può essere eventualmente rateizzato sulle future rate di pensione, ma solo nel caso in cui la ritenuta per la ricongiunzione non intacchi l'importo minimo di pensione in vigore nell'anno di riferimento (attualmente 467,43 euro).
Volontari 2010. Il 31 marzo scade il termine per pagare i contributi volontari, anche tramite Rid, relativi al trimestre ottobre-dicembre 2010. La scadenza vale per tutti, dipendenti pubblici e privati, ma anche collaboratori. Il rispetto del termine è un requisito decisivo per la validità del versamento. Pagando in ritardo, i contributi sono annullati e rimborsati d'ufficio, a meno che l'interessato chieda di imputarli al trimestre in cui sono stati effettivamente versati.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI