Sky Arte, martedì sera, ha proposto uno dietro l’altro i sei episodi o per meglio dire le sei tappe del Grand tour - Viaggio in Italia: Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Sicilia e Genova con la guida dell’attore Alessandro Sperduti, che di viaggi avventurosi e letterari in qualche modo s’intende avendo da poco interpretato il giovane Alighieri nel Dante di Pupi Avati. Grand tour è una sorta di viaggio di formazione con lo sguardo di artisti, intellettuali e aristocratici stranieri che a partire dalla fine del Seicento arricchivano la loro cultura attraversando l’Europa, in particolare soggiornando in Italia dove trovavano i miti classici, il Rinascimento, la luce e i profumi del Mediterraneo, la sensualità e l’amore. «I pittori e gli scultori — come dice Sperduti — arrivavano apprendisti e ripartivano maestri». Il conduttore, zaino in spalle e quaderno rivestito di cuoio, segue le loro tracce e compie a sua volta il Grand tour citando Goethe, Stendhal, Oscar Wilde ed Hermann Hesse. E poi i tanti pittori a cui il nostro Paese offrì l’ispirazione: Rubens, Van Dyck e Velázquez, ma anche Picasso e Andy Warhol, che scelsero l’Italia come luogo di apprendistato, seguendo le orme di Michelangelo, Raffaello o Caravaggio, e studiando le vestigia del passato greco-romano. Il primo episodio ci porta a Venezia, che un tempo attirava gli stranieri non solo per il precario equilibrio tra terra e acqua, ma anche per la sua fama di città del piacere e della musica, dove i turisti acquistavano per ricordo i quadri di Canaletto e degli altri vedutisti. La seconda tappa si apre tra le cave di marmo delle Alpi Apuane per poi inseguire fino a Firenze il mito di Michelangelo. Quindi Roma, Napoli, la Sicilia e Genova per riscoprire le bellezze dell’Italia attraverso gli occhi e le parole dei viaggiatori del passato. © riproduzione riservata