domenica 5 maggio 2013
La sposa sorride stanca, felice. I capelli che erano raccolti con cura ora lasciano una ciocca sulla fronte. Come tutti ha la faccia segnata da veglia e piacere. I sette giorni di festa per le nozze stanno terminando. Lei e i suoi familiari sono seduti a terra intorno al tappeto imbandito per la cena. Il padre di lei – un uomo paffuto che ha i suoi stessi occhi tondi un po' infantili – è soddisfatto. Lei ricorda l'arrivo come un sogno. Eppure sono pochi giorni. Il cibo, i canti, il vino hanno allentato le immagini. Si era recata fino alla casa del padre dello sposo e lì aveva aspettato il fidanzato con il viso e i capelli coperti. Le amiche le avevano adornato il vestito e ascoltato i lamenti rituali al momento di abbandonare la casa della sua famiglia. «Il mio cuore piange…». Aveva aspettato il termine delle trattative tra i due uomini nella stanza accanto. E al calare della prima sera, il momento decisivo: ricorda le mani del suo fidanzato sciogliere la cintura e finalmente alzarle il velo dal viso. Tremavano? Ora non lo ricorda. Benedetto vino speziato. L'ha acquistata per sempre. Il padre dello sposo, grinzoso e magro aveva mormorato le sette benedizioni di fecondità su di lei. Ricorda queste cose e guarda mollemente i suoi invitati, venuti anche da Nazareth e da Cafarnao.
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