Se vuoi la pace non giudicare sulla tastiera di un computer
mercoledì 21 settembre 2016
Ero sicuro di essere in pieno conflitto d'interessi: da un lato l'impegno a redigere in tempo utile questa rubrica, dall'altro la passione di seguire in diretta streaming, su TV2000, i discorsi dei leader religiosi a conclusione della Giornata mondiale di preghiera per la pace di Assisi, e soprattutto quello di papa Francesco. Il fatto che Assisi fosse già da qualche giorno il perno dell'informazione ecclesiale digitale bastava a giustificare il mio indugiare davati al video, udendo parole che comunque avrei potuto riudire e leggere, corredate da approfonditi commenti, di lì a poco?Ecco invece che Francesco, da Assisi, insieme a tanto altro ha qualcosa da dire anche sull'ambiente digitale; segnatamente a quelli che, oltre a frequentare tale ambiente, frequentano anche le chiese e dunque sono, o dovrebbero essere, più sensibili a un monito proveniente dal Papa. Ecco, lo sento chiaramente accomunare ad altri atteggiamenti illusori, rispetto alla pace, «l'approccio virtuale di chi giudica tutto e tutti sulla tastiera di un computer, senza aprire gli occhi alle necessità dei fratelli e sporcarsi le mani per chi ha bisogno». Proprio così: dentro all'immane cantiere della pace il Papa sottolinea una cosa da fare, o meglio, da non fare, quando stiamo sui social media, se la nostra sollecitudine va alla "pace vera".Nativi e immigrati digitali, possiamo registrare, in positivo, il fatto che in pochi anni abbiamo fatto tanta strada, se veniamo tenuti in conto in un'occasione così alta. Oppure, irriducibilmente analogici, possiamo scrollare le spalle e dire che il Papa dà troppa importanza a un fattore comunque marginale, ai fini della costruzione della pace. Dal canto mio, credo che questa parola andrà presa molto sul serio. Non si tratta di alzare le dita da questa amata tastiera. Si tratta di pestarci sopra tenendo gli occhi aperti e le mani pronte verso i fratelli nel bisogno, di «assumere i conflitti e sanarli dal di dentro». Anche, immagino, per le vie digitali.
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