Se a tavola è “Tuttochiaro”
mercoledì 7 agosto 2019
«E con questi cannelloni la linea a Monica Marangoni». La rima è quella che è. Ma questo è il modo più o meno simpatico (più meno che più) con cui Valentina Bisti e Roberto Poletti, conduttori di UnoMattina Estate, introducono il programma che in questo periodo, dal lunedì al venerdì, li segue alle 10,30 su Rai 1, ovvero Tuttochiaro, condotto appunto dalla sempre sorridente Marangoni. Il format è semplice e non diverso da altri, anzi: molto simile. Il tema di fondo è salute e benessere collegato soprattutto all'alimentazione. Insomma, anche qui si parla di mangiare nonostante l'ora del pranzo non sia alle porte. Ma il bello è proprio questo, ossia permettere alle casalinghe o ai casalinghi (per non fare distinzione di genere) di raccogliere i consigli, prendere mentalmente appunti e poi mettersi ai fornelli in tempo utile. Si consolino intanto coloro che non sono proprio in linea (in questo caso in senso fisico): «La pasta va benissimo». Parola di Tiziana Stallone, biologa nutrizionista, che sfata così la pastasciutta nemica delle diete. Attenzione, però, alle quantità. Raccomandazione costante, che vale persino per le spezie (argomento di lunedì). Figuriamoci per l'alimento più amato dagli italiani (argomento di ieri mattina). Nei cinquanta minuti di programma, prima di dare la linea (ci risiamo) al Tg1, c'è spazio almeno per un collegamento in esterna (ieri da un mulino centenario a Vaiano in provincia di Prato) e per una serie di rubriche. Si va dal “Bar della salute” alla “Pausa caffè” con ospiti rigorosamente targati Rai. Spazio al confronto proposto dalla Coldiretti tra il costo dei prodotti alimentari nelle varie regioni, ma anche alla risposta alle mail (“In vostra difesa”) e al “Sembra ieri” con il mitico Umberto Broccoli alle prese con gli oggetti del passato (ieri il mangiadischi) supportato dalle Teche Rai per le ormai immancabili immagini di repertorio. Ovviamente non mancano gli chef. Lunedì è stata la volta di Pasquale D'Ambrosio, ieri di Stefano Pinciaroli. In studio c'è anche un po' di pubblico, una decina di persone, sufficienti per i soliti applausi a comando. Anche in questo, certi programmi si assomigliano tutti. Ma almeno non fanno male a nessuno.
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