Niente pregiudizi, siamo bambini!
mercoledì 7 aprile 2021

Sentirsi estraneo, incompreso o invisibile. Strano e così diverso da essere guardato con sospetto, mal sopportato e, peggio, scacciato. È la penosa condizione patita da Bilù, una piccola extraterrestre caduta sulla Terra per un malaugurato incidente. Persa in un mondo che non è il suo, impaurita e sola, Bilù avrebbe tanto bisogno di un aiuto e di una voce amica capace di rassicurarla e confortarla. Invece no, nessuno la capisce, molti neppure si accorgono di lei e molti altri le fanno capire che è indesiderata.

Il mondo degli umani sa essere davvero spietato con chi non rientra in certe categorie ritenute accettabili. Stranieri o strani, diversi o troppo eccentrici. I piccoli umani invece sono spontaneamente accoglienti perché liberi da pregiudizi, interessati all’essenziale, a ogni occasione di amicizia e di gioco. È dai bambini infatti che la piccola aliena viene accettata, trattata con rispetto e con quella gentilezza che ciascuno vorrebbe trovare quando è lontano da casa. Alexis Deacon, che nella sua giovane carriera di autore e illustratore ha già incassato premi prestigiosi, racconta con Bilù (Il Castoro; 1,50 euro) una storia che arriva al cuore dei lettori e chiede loro di mettersi nei panni di chi viene rifiutato e isolato mentre avrebbe bisogno solo di attenzione e gentilezza. Dai 4 anni

Vincitore della prima edizione del Premio Silent Book Contest Junior (costola del senior Award Silent Book Contest 2020 Gianni de Conno, dedicato al libro senza parole) Nascondino di David Hearn – appena pubblicato da Carthusia Edizioni – è stato scelto da una giuria di bambini chiamati a votare il loro vincitore fra i 12 lavori finalisti.

Una storia divertente in cui niente va come si potrebbe pensare. Perché non sarebbe difficile immaginare che la maestosa tigre acquattata nel folto di una giungla stia meditando l’aggressione della timida antilope un po’ isolata dal suo branco. Così si muove con passo felpato, non perdendo di vista la preda che invece con uno sberleffo cerca di camuffarsi con maschere e mascherine. Inizia così una gara a nascondino spiazzante per il felino che pare colto alla sprovvista ma alla fine sta al gioco. Come se essere feroce fosse sotto sotto anche per lui una maschera doverosa, da cui qualche volta per puro divertimento discostarsi. Dai 4 anni

Romanzo allegorico di George Orwell, pubblicato per la prima volta il 17 agosto 1945 con lo sguardo rivolto al fallimento della Rivoluzione russa e ai disastri dello stalinismo, La fattoria degli animali non finisce mai di raccontare con sottigliezza un certo stile di prevaricazione e manipolazione oltre alle derive autoritarie possibili del nostro tempo.

Nella fattoria di Orwell, gli animali sottomessi e sfruttati allo stremo dal rozzo e prepotente Jones decidono spinti dal vecchio Maggiore, anziano e saggio maiale, di ribellarsi a quello strapotere e liberarsi dal controllo, o meglio della dittatura, degli umani. Cacciato Jones sotto la guida dei maiali, considerati i più intelligenti, gli animali si avviano a realizzare il loro sogno di un governo collettivo e di una società più solidale, giusta ed egualitaria.

Peccato che alcuni finiscano per dichiararsi presto più giusti e uguali di altri e che la rivolta contro una feroce tirannia si trasformi, attraverso il pensiero unico, in un altrettanto dispotico e violento potere di pochi sulla massa. Una lettura gradevole quella de La fattoria degli animali di cui recentemente due nuove versioni si sono aggiunte alle numerose già in libreria: una rivolta ai lettori più grandi, dai 13 anni in su, pubblicata da La Nuova Frontiera Junior (16,90 euro) con le illustrazioni in cui risaltano il rosso e il nero di Irene Rinaldi. L’altra è invece una riduzione della favola orwelliana per i più piccoli (dai 6/7 anni) raccontata da Lilith Moscon e illustrata da Manola Caprini per l’editore Gallucci (6,90 euro).

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