Sale in Rete la Misericordia: per il Papa è davvero l'essenziale
mercoledì 25 novembre 2015
Non c'è gran movimento, nella blogosfera dell'informazione ecclesiale: si parla sempre di Parigi e del binomio violenza-religione, e si parla molto di papa Francesco, che parte oggi per il viaggio in Africa.Ma dietro a questi due, salgono sempre più insistenti le storie relative all'imminente Giubileo della Misericordia. In Rete, naturalmente, ci sono anche gli estremi: come quello di Danilo Quinto, che in una lunga invettiva diffusa sul blog “Chiesa e post concilio” (http://tinyurl.com /njweyxx) mette nel conto dell'Anno Santo straordinario tutta la sua personale lista dei “cattivi”, a parte il vicino di casa rumoroso e quel tizio che l'altro ieri non gli ha dato la precedenza. Fuori dalla Rete, sento che le parrocchie, confortate da un'alacre produzione editoriale, si stanno attrezzando per esplorare, con i loro parrocchiani, ogni possibile risvolto del tema della misericordia e per praticare con sempre maggiore dedizione quelle “opere” che solo quelli di una certa età elencano a memoria, ma che tutti sappiamo riconoscere nella loro profonda radice evangelica.Eppure papa Francesco non si stanca di rilanciare il tema: parla di misericordia a ogni occasione. L'ultima all'Angelus di domenica, che ha conquistato tanti titoli: «Di fronte alle tante lacerazioni nel mondo e alle troppe ferite nella carne degli uomini, chiediamo alla Vergine Maria di sostenerci nel nostro impegno di imitare Gesù, nostro Re, rendendo presente il suo regno con gesti di tenerezza, di comprensione e di misericordia». E molti altri vescovi gli fanno eco.Non credo che sia per un motivo di promozione giubilare. Credo piuttosto che con questa insistenza egli non faccia che confermare quel suo insegnamento che più volte, in questi quasi 1.000 giorni di ministero petrino (i conti li hanno fatti quelli de “Il Sismografo”: saranno 1.000 il prossimo 8 dicembre), egli ha ripetuto. E cioè che la misericordia è «l'essenziale del Vangelo».
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