Ridiamo la speranza a un padre disoccupato
domenica 20 marzo 2022
L'appello arriva da una parrocchia ai confini con uno dei quartieri più poveri della periferia napoletana. Lo scrive don Carlo, che chiede «la benevolenza» dei lettori per una famiglia sofferente che la comunità non riesce ad aiutare come vorrebbe. G.P. è un 59enne disoccupato da diversi anni, a cui l'angoscia per non essere capace di provvedere alla sua famiglia provoca attacchi di panico con vertigini. La moglie e il figlio minore sono ugualmente colpiti da ansia e depressione, che curano con farmaci, ma non riescono a uscire da questa spirale di malattia e mancanza di speranza. Il parroco ci scrive che da diversi mesi questa famiglia non paga l'affitto e ora rischia lo sfratto. Per andare avanti e per le visite mediche c'è stato bisogno di prestiti da amici e conoscenti, ma ora anche la solidarietà sta venendo meno. Il parroco confessa la sua impotenza, perché i mezzi sono pochi e i bisogni della sua comunità tanti. «Confidando nella vostra solidarietà per questa povera famiglia nel momento di forte prova che sta vivendo, spero che vengano aiutati nel miglior modo possibile. Grazie per essere speranza», conclude il sacerdote nella sua lettera. Si può aiutare anche con un piccolo aiuto sul ccp 15596208 intestato ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce", piazza Carbonari 3, Milano. Assegni intestati ad Avvenire, "La voce di chi non ha voce". Si può fare un versamento ad Avvenire Nei Spa – La voce di chi non ha voce – Banco Bpm Iban IT05Y0503401741000000012201.
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