Religione, organici con sorpresa
giovedì 17 febbraio 2005
Il ministero dell'Istruzione ha indicato in 15.366 posti la dotazione degli organici del personale insegnante di religione ed ha autorizzato gli uffici scolastici regionali alla copertura di 9.229 cattedre, pari a circa il 60% del totale delle assunzioni a tempo indeterminato dei vincitori di concorso per il prossimo triennio. Come stabilisce il decreto ministeriale 72/2004, la ripartizione ordinaria dei posti può essere effettuata esclusivamente con riferimento al territorio di ciascuna diocesi. È quindi fuori luogo ogni ipotesi di assegnazione di posti collegata alla suddivisione delle province.
Il sindacato Snadir ha rilevato che, in rapporto al più recente censimento scolastico, risultano nella tabella organica ben 143 cattedre in meno, oltre ad una erronea assegnazione per la Basilicata. Per riparare l'errore, il ministero concorda che le cattedre
discusse non saranno perse ma ripartite sulle altre regioni. La trascuratezza ministeriale nella definizione degli organici dei docenti di religione non è purtroppo una novità. Ancora nel 1998, la legge finanziaria dell'epoca stabilì una graduale e generalizzata riduzione degli organici da completarsi entro l'anno 2000. Il taglio nella scuola risultò però a danno della categoria dei docenti di religione ed a vantaggio del personale di altre qualifiche. La riduzione complessiva che, correttamente, doveva essere di 680 posti, fu invece erroneamente calcolata e poi attuata per 710 posti.
Disoccupazione. E' prossima la scadenza del 31 marzo, utile per gli insegnanti non di ruolo nel 2004 ed interessati ad ottenere dall'Inps l'indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. L'Istituto di previdenza interviene sulle modalità di calcolo dei contributi per i docenti che risultano collocati in ruolo con decorrenza giuridica anteriore a quella economica.
Pur in presenza di una situazione di diritto retrodatata, l'Inps rileva che non si può imputare alla volontà dell'insegnante temporaneo la sua eventuale inattività ed il suo sostanziale stato di disoccupazione. Tanto più che il periodo vuoto compreso tra la decorrenza giuridica e la decorrenza economica può essere riscattato, a richiesta dell'interessato. Ed anche la volontarietà del riscatto non può avere rilevanza agli effetti dell'indennità di disoccupazione. La conclusione dell'ente di previdenza (che fino ad oggi aveva assunto una posizione contraria) è quella di permettere che siano indennizzate anche le giornate di nomina puramente giuridica, purché non lavorate e senza retribuzione.
Mobilità. Per usufruire della mobilità territoriale o professionale per l'anno scolastico 2005/2006 previsto dal contratto integrativo della scuola, il personale docente, educativo ed ausiliario deve presentare la "domanda di movimento" entro il prossimo 19 febbraio. I movimenti accolti saranno pubblicati, in relazione alle diverse strutture scolastiche, l'11 aprile, il 23 maggio e il 13 giugno prossimi.
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