Redditi 2021, si parte con la Certificazione
martedì 23 marzo 2021
È pronta la Certificazione Unica (CU) 2021 che l'Inps è tenuto a rilasciare a chi ha ricevuto lo scorso anno dall'Istituto somme a titolo di pensione, di lavoro dipendente e assimilato, di lavoro autonomo, oppure provvigioni o importi di altro tipo. Chi è già in possesso del Pin di qualsiasi livello oppure Spid o carta Cie, può scaricare e stampare la Certificazione dal sito www.inps.it ("MyInps - servizi fiscali" o "pre-stazioni e servizi"). Per assicurare il più ampio accesso alla Certificazione è disponibile anche l'applicazione "Inps mobile" con Android o Ios. Non mancano altre modalità, come la spedizione al titolare per Posta Elettronica Certificata o Ordinaria, la consegna agli eredi o, per delega, ad un soggetto non titolare, oltre che il ritiro diretto presso un ufficio Inps o la consegna prenotabile presso lo "Sportello Mobile" dedicato agli over 75 con indennità di accompagnamento. Anche diversi Comuni sono stati abilitati al rilascio cartaceo della Certificazione. La Cu 2021 è stata trasmessa dall'Inps all'Agenzia delle Entrate per comporre il 730 precompilato, disponibile per tutti i contribuenti, secondo le previsioni, dal prossimo 10 maggio. Per questo l'Istituto di previdenza invita a una attenta verifica dei dati esposti nella Certificazione. Qualora l'interessato rilevi errori o informazioni non corrette dovrà segnalare le necessarie rettifiche per poter ricevere una nuova Certificazione. Queste operazioni vengono tutte annotate nel "Cassetto fiscale" sul sito dell'Inps, utili per la prossima dichiarazione dei redditi. In ogni caso un esame accurato della CU è suggerito in particolare per i contributi previdenziali. Se non risultano esatti nella Certificazione (come su ogni Estratto di contributi) cadono in prescrizione dopo 5 anni (a causa del Covid, il termine è ora sospeso fino al 31 dicembre 2021, allungando di fatto la prescrizione agli ultimi 6 anni). Trascorso il quinquennio, non è più consentita alcuna sistemazione; e né l'Inps può richiederlo né il datore di lavoro o il lavoratore possono offrirsi spontaneamente di pagare i contributi mancanti. La prescrizione si può allungare a 10 anni solo nel caso in cui sia lo stesso lavoratore a denunciare il suo datore. Il modello CU costituisce una valida prova dell'esistenza e della durata del rapporto di lavoro e della regolarità contributiva.
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