Rai1: è spirituale il cantico di Battiato
giovedì 19 maggio 2022
«Anche se ci fu un tempo in cui la creazione non esisteva ancora, tuttavia non ci fu un tempo in cui Dio non provava amore per essa… Per Dio non ci fu un tempo in cui la creazione non era nella sua conoscenza... L'uomo che non conosce se stesso è un uomo perduto»: è con questa citazione di Isacco il Siro, che inizia, attraverso la narrazione di Alessandro Preziosi, il bel documentario Il coraggio di essere Franco, dedicato al grande Battiato a un anno dalla morte, in onda ieri in prima serata su Rai1. Il cantautore siciliano (ricordato ieri anche su altre emittenti come Rete 4 e Sky Arte) amava il santo mistico di Ninive perché si riconosceva in quel senso profondo della ricerca di se stessi. «Io chi sono?», scrisse all'inizio di un tema alle elementari. Dopo di che ha cercato tutta la vita di dare una risposta a quella domanda. aEra un ricercatore spirituale che elevava chiunque lo stesse ascoltando», racconta Alice, la cantante a cui Battiato è stato professionalmente più legato. Ma sono tante le testimonianze raccolte per questo documentario scritto e diretto da Angelo Bozzolini (prodotto da Aut Aut Production in collaborazione con Rai Documentari) che ripercorre la vita e la carriera di uno degli autori più rivoluzionari della musica italiana. Tra le testimonianze (dalla nipote Cristina all'attore Willem Dafoe) anche quella di padre Guidalberto Bormolini, che celebrò il funerale e che ribadisce come Battiato abbia abbia «cercato l'Assoluto nei modi che erano confacenti alla sua sensibilità» e al tempo stesso abbia «messo la sua musica a servizio dell'arricchimento spirituale degli altr». Nel finale spazio anche al Battiato regista di cinema e poi, a chiudere, il brano inedito Battiato mi spezza il cuore, composto da Morgan in occasione della malattia dell'amico musicista.
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