Rai: la grande sfida dell’ambientalismo
martedì 28 marzo 2023
In questi giorni (anche oggi pomeriggio alle 17,05) Rai Storia sta proponendo La grande sfida, un programma di Rai Cultura sull’ambientalismo ieri, oggi e domani (condotto dalla ricercatrice Carla Oppo, firmato da Clemente Volpini e Fabrizio Marini, scritto con Ilaria Dessi e diretto da Fedora Sasso) che ripercorre, nella prima delle due parti previste, la storia dell’ambientalismo dalla prima rivoluzione industriale al «Rapporto sui limiti dello sviluppo» con il quale, all’inizio degli anni Settanta del secolo scorso, si ipotizzava un collasso del genere umano per la crisi delle risorse. E pensare che il rapporto, voluto dal Club di Roma e realizzato da studiosi del Massachusetts, non teneva conto dei cambiamenti climatici. Infatti, ci sarebbe voluto molto tempo ancora per stabilire in modo inequivocabile che stiamo assistendo a un riscaldamento del pianeta dovuto all’azione dell’uomo. La grande sfida (di cui la seconda parte è in calendario venerdì 31 alle 21,10) ci dice che il moderno ambientalismo nasce intorno alla metà dell’Ottocento nei Paesi anglosassoni, in particolare in Gran Bretagna, dove Londra, a causa dell’uso eccessivo di carbone, risultava la città più inquinata al mondo. Da lì in avanti il movimento ambientalista sarebbe cresciuto, ma non in modo continuo, bloccato dalle guerre o dal boom economico quando il petrolio prende il posto del carbone e nasce la società dei consumi che accelera il processo di distruzione del pianeta. È dunque un grido d’allarme quello lanciato dal programma di Rai Cultura attraverso un racconto realizzato con tante immagini di repertorio, ma soprattutto con le testimonianze di storici, scienziati, climatologi e giuristi che affrontano la questione ambientale in tutti i suoi aspetti ribadendo che il nostro domani dipende dal nostro rapporto oggi con l’ambiente. © riproduzione riservata
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