Rai Gulp: Nanaria, più forte della dislessia
mercoledì 5 aprile 2023
Ieri l’autismo, oggi la dislessia. Disturbi ovviamente molto diversi e diversamente diffusi, ma dei quali non si conosce molto. Interessante, pertanto, che la televisione, nel caso specifico la Rai, li abbia messi in fila con un programma di inclusione sociale e disabilità come O anche No (venerdì e domenica su Rai 3) e con una serie fiction, Le cronache di Nanaria, da questa settimana tutti i giorni alle 14,10 e alle 19,10 su Rai Gulp e in anteprima su RaiPlay dove sono già disponibili tutti gli episodi. Prodotta da Rai Kids e Aurora tv, Le cronache di Nanaria racconta (come anticipato da Tiziana Lupi su queste pagine mercoledì scorso) la storia di Arianna, una ragazzina di undici anni che all’inizio della scuola media scopre di essere dislessica, di avere cioè un disturbo specifico di apprendimento che si manifesta con una minore correttezza e rapidità nella lettura e nella scrittura (il soprannome Nanaria, che poi diventerà Nanà, nasce appunto da un involontario anagramma di Arianna). La ragazzina prenderà lentamente coscienza del disturbo trasformandolo in un potenziale di creatività grazie anche all’aiuto di un insegnante di teatro, attenta e pronta all’ascolto, capace di intervenire anche sull’iniziale titubanza dei genitori. Così facendo vengono trattati temi importanti come l’accettazione di se stessi, la comprensione da parte degli altri, l’amicizia e la solidarietà. La recitazione non è il massimo, la si potrebbe definire un po’ ingenua, tenendo anche conto dell’età della maggior parte dei protagonisti. Ma in questi casi è bene badare al sodo. L’importante è che arrivi il messaggio positivo e per veicolarlo meglio vengono anche utilizzati linguaggi diversi per favorire l’attenzione dei ragazzi: dalla narrazione realistica, all’effetto videodiario stile social, all’animazione. © riproduzione riservata
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