Quando leggo di qualcuno o qualcosa che “impazza su Internet” e “spopola sui social network”, ho due reazioni. La prima è provare a capire se davvero quel qualcuno o qualcosa “impazza” o se semplicemente se ne è occupato un pur ragionevole numero di soggetti, ma dando l'impressione che lo facessero “tutti”. La seconda è verificare se la blogosfera ecclesiale che frequento ha condiviso l'impazzamento, o se e per quale ragione ne è rimasta indenne. Le ultime ore sono state le ore della parola “petaloso”: del bambino che l'ha scritta, dell'Accademia della Crusca che non l'ha respinta ma tenuta sulla soglia, e dei tanti (e così dico come è andata la prova n. 1) che l'hanno subito usata, in modo da contribuire a farla entrare nell'uso comune. Compresi produttori e distributori delle cose più diverse, i cui comunicati pubblicitari sono immediatamente “fioriti” nel tentativo di strumentalizzare il neoaggettivo: lanciare l'hashtag su Facebook per credere.Quanto alla verifica n. 2, ho cominciato con l'interrogare i miei robot collaboratori, che mi hanno subito certificato il sovrano disinteresse dell'informazione ecclesiale digitale per la faccenda. Anche l'omogeneo circuito degli amici che frequento sui social network non mi è parso coinvolto, salvo quelli che amano scherzare (ma senza accanirsi nell'irrisione). L'uno e l'altro mi sono sembrati segnali buoni: non perché ritenga che ci sia qualcosa di male nel rilievo che questa storia ha assunto, ma perché mi piace che si prenda la parola se si ha qualcosa da dire, e non trovo disdicevole che nessuno dei cronisti e osservatori ecclesiali ne abbia avuto sinora una sua da aggiungere su “petaloso”.E tuttavia mi è venuto spontaneo interrogarmi se in effetti esistesse anche nella vita della Chiesa un qualcosa di indubitabilmente petaloso, e mi sono risposto di sì. Anzi: qualcuno riesce a immaginare un evento più grandiosamente petaloso delle devozioni mariane del mese di maggio, con le Madonne incoronate di fiori che ondeggiano nelle processioni e sulle quali si spargono petali di rose dalle finestre?