Povera, analfabeta, malaticcia: Bernadette donna dei Vangeli
venerdì 21 febbraio 2020
Pochi giorni dopo la memoria liturgica della Beata Vergine Maria di Lourdes (11 febbraio) il sito de "Il Libraio" ( bit.ly/39TvqAG ), grande e popolare ritrovo online «per i lettori e il mondo del libro», ha affidato ad Alberto Maggi un ritratto di Bernadette Soubirous, rilanciato nella blogosfera ecclesiale dal sito di spiritualità "Alzo gli occhi verso il cielo" ( bit.ly/2P9Vhw8 ). Padre Maggi, religioso servita, è un collaboratore abituale de "Il Libraio", ed è a sua volta popolare in Rete per i videocommenti al Vangelo della domenica che diffonde attraverso il suo canale YouTube "studibiblici". In questo post dichiara subito che per scoprire Bernadette «occorre liberarla dai pii detriti che hanno soffocato la sua splendida figura e l'hanno trasformata in un santino». Ma la di là delle sottolineature biografiche, che troveranno più o meno corrispondenza nei racconti su Lourdes (storici, letterari, cinematografici, televisivi) che ciascuno di noi ha più impressi nella memoria, quello che mi ha colpito nel vivace quadro dipinto da padre Maggi è il parallelo che egli, biblista, istituisce tra la storia di Bernadette e alcuni luoghi del Nuovo Testamento. La descrizione che la ragazza fa della prima apparizione «richiama un'esperienza dello Spirito: tutto è cominciato con "un rumore come un colpo di vento"», come per la Pentecoste (At 2,2), e anche la sua disinvoltura «di fronte ai ben trentamila interrogatori ai quali fu sottoposta rimanda alla promessa di Gesù: "Non preoccupatevi di come o di che cosa dovrete dire..." (Mt 10,19-20)». Mentre il disprezzo che le riservò la maestra delle novizie quando si ritirò nel convento di Nevers (dal 1866 fino alla morte, nel 1879) prova che «la persecuzione più feroce e dolorosa non viene dai nemici della fede, ma da quelli più vicini: "e i nemici dell'uomo saranno quelli della sua casa" (Mt 10,36)». Povera, analfabeta, malaticcia, «in Bernadette trova conferma il metodo di Dio, che per le sue azioni sceglie sempre ciò che agli occhi degli uomini non è degno di stima (1Cor 1,27)».
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