Piacevolmente “Malinconico”
venerdì 21 ottobre 2022
«O non siete mai stati in un tribunale o non siete italiani», insomma: le aule di giustizia non sono come quelle che si vedono nei film americani, qui da noi sono un gran caos. Questo è il primo impatto con Vincenzo Malinconico, avvocato d'insuccesso, la nuova serie in onda da ieri sera su Rai 1 con protagonista (per la prima volta assoluta) Massimiliano Gallo nelle vesti senza toga di un legale un po' approssimativo, professionalmente precario, con una vita non proprio lineare: marito semi-divorziato, con un figlio naturale e una figlia acquisita, un nuovo possibile amore e la difficoltà di rinunciare al passato. In quell'accennato primo impatto ci sono in nuce gli elementi innovativi della regia di Alessandro Angelini, che prevede che il protagonista parli direttamente al pubblico guardando dritto nella macchina da presa e che possano materializzarsi dei personaggi della televisione in un gioco tra finzione e realtà. A volte Malinconico, di nome e di fatto, vede pure se stesso o, meglio, immagina quello che potrebbe fare e poi non fa. Però, il personaggio nato dalla penna di Diego De Silva è un fallito di talento, un filosofo naturale. Capace di dire cose importanti con l'aria di sparare fesserie e di affrontare la camorra come l'amore con la stessa piroettante e stralunata forza. Fondamentalmente è un buono di buon senso, un antieroe con dei suoi valori, che trascina il pubblico, grazie anche all'interpretazione di Gallo, nelle sue vicende sgangherate e irrisolte mostrando il mondo attraverso uno sguardo ironico e autentico, costringendo a pensare ridendo. Ma ci sono anche gli omicidi, che creano l'elemento giallo che va ad intrecciarsi con la commedia. Mentre un cast di tutto rispetto e la bellezza della Campania, tra Salerno e la Costiera Amalfitana, fanno il resto.
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